Il Sole 24 Ore, 25 settembre 2015
Parentopoli, l’Ama licenzia 60 impiegati. Si tratta di dipendenti assunti nel 2008 a chiamata diretta tuttora in organico (37 su 41) e di 23 autisti anch’essi assunti nel 2008, durante la giunta di centrodestra guidata da Gianni Alemanno
Il sindaco di Roma Ignazio Marino lo aveva annunciato la settimana scorsa, e ieri l’Ama (la società di igiene urbana controllata al 100% dal Comune) è passata ai fatti: il consiglio di amministrazione dell’azienda, su proposta del presidente Daniele Fortini, ha deliberato di procedere al licenziamento dei cosiddetti “raccomandati”. Si tratta di dipendenti assunti nel 2008 a chiamata diretta tuttora in organico (37 su 41) e di 23 autisti anch’essi assunti nel 2008, durante la giunta di centrodestra guidata da Gianni Alemanno. Il punto di partenza della decisione sono state le motivazioni della sentenza pubblicata il 18 settembre da parte del tribunale di Roma che ha condannato in primo grado il 27 maggio l’ex amministratore delegato Franco Panzironi e alcuni ex dirigenti.
In un comunicato l’Ama ha spiegato che «le motivazioni addotte nella sentenza, ritenute all’unanimità dall’attuale Cda Ama rigorose e inappuntabili, hanno appurato che le assunzioni in questione sono da considerarsi illegittime, facendo conseguire un ingiusto vantaggio patrimoniale ai soggetti assunti». Il Cda «ha dato mandato al direttore generale di porre in essere tutte le azioni necessarie al fine di tutelare gli interessi di Ama e delle risorse pubbliche da essa gestite. È stato altresì confermato – prosegue la nota – al direttore generale il mandato per l’esercizio delle azioni civili nei confronti dei soggetti condannati con la sentenza penale di primo grado». Non si tratta di una «vendetta politica» ma di ristabilire «legalità e giustizia» hanno assicurato i vertici. I sindacati hanno tuttavia messo in guardia: «Non esistono licenziamenti collettivi, ci saranno ricorsi». Tra gli assunti oltre a quello che sarebbe poi diventato il genero dell’ex Ad Franco Panzironi, il figlio del responsabile della segreteria di Alemanno, la figlia del caposcorta di quest’ultimo e almeno altre sei persone vicine ad ambienti della politica locale romana. Intanto ieri è continuata in assemblea capitolina la maratona d’Aula sul futuro di Ama. Ieri è arrivata la delibera per l’affidamento per 15 anni del servizio di gestione dei rifiuti urbani e di igiene urbana ad Ama. Sel minaccia di uscire dalla maggioranza: «La privatizzazione di Ama è un’operazione sospetta che non ci convince».