La Stampa, 22 settembre 2015
Sesso, alcol e droga: i dissoluti trascorsi accademici del premier inglese Cameron a Oxford divulgati in un libro dal suo ex alleato Lord Ashcroft. Particolarmente imbarazzante la storia di un bizzarro rito sessuale con un maiale morto: ed è subito «pig-gate»
Lo scandalo è già stato soprannominato «pig-gate» e le battute su Twitter, quasi tutte irriferibili, non si contano: il giovane David Cameron, studente a Oxford, avrebbe condotto una vita dissoluta a base di alcol, droga e bizzarri riti sessuali, come una cerimonia d’iniziazione in cui avrebbe messo «parti intime» in bocca ad un maiale morto. A raccontarlo è un libro scritto da un ex alleato del primo ministro diventato suo nemico, l’ex tesoriere e finanziatore dei Tory Lord Ashcroft. Una vendetta tutta interna al partito e vecchi conti da regolare probabilmente, ma le presunte rivelazioni stanno creando imbarazzo. Downing Street non commenta per non dare «dignità» allo scandalo, e una fonte Tory si limita a dire che «non riconosce le illazioni».
Il Bullington Club
Che la vita del giovane Dave non fosse irreprensibile era cosa nota. Cameron ha fatto parte del Bullingdon Club, società di Oxford per studenti privilegiati, per lo più provenienti da Eton, che spesso e volentieri si ubriacavano sfasciando pub e ristoranti nella piena impunità. (Cameron ha detto pubblicamente di provare imbarazzo per i suoi trascorsi al club, di cui hanno fatto parte anche George Osborne e Boris Johnson). Ma le rivelazioni contenute nella biografia «Call Me Dave» («Chiamatemi Dave»), di cui il Daily Mail ha pubblicato un estratto, vanno ben oltre.
Cameron avrebbe fumato cannabis in camera degli amici ascoltando il gruppo rock Supertramp e, una volta finita l’università, avrebbe fatto circolare cocaina nell’appartamento londinese con Samantha, futura first lady. Il presunto rito sessuale sarebbe avvenuto all’interno di un club universitario leggendario per i comportamenti decadenti dei suoi selezionatissimi membri, il Piers Gaveston. Un contemporaneo di Cameron, oggi deputato, dice di avere prove fotografiche; amici del premier negano che abbia mai fatto parte del club. Quale che sia la verità, le illazioni, a due settimane dalla conferenza del partito conservatore, rafforzano l’immagine di Cameron come ragazzo posh dal passato dissoluto.
Vendetta
Nel libro, scritto a quattro mani con la giornalista del Sunday «Times» Isabel Oakeshott, Ashcroft spiega i motivi della sua rabbia. Cameron gli aveva promesso un posto significativo nell’esecutivo dopo le elezioni del 2010, come ricompensa per le generose donazioni (oltre 11 milioni di euro nelle casse del partito), invece è arrivata solo l’offerta di un ruolo di secondo piano. «Sarebbe stato meglio se non mi avesse offerto nulla», ha detto Ashcroft. Forse adesso lo pensa anche Cameron.