Corriere della Sera, 22 settembre 2015
Il caso dei diesel Volkswagen truccati spiegato bene. Dall’algoritmo alla centralina, dai rischi alle conseguenze, dai modelli sotto accusa alle colpe dei tedeschi, domande e risposte per capire meglio di cosa stiamo parlando
Venerdì scorso l’agenzia americana per la protezione dell’ambiente recapitava alla divisione Usa della Volkswagen una lunga lettera. L’accusa è pesante: aver manipolato consumi ed emissioni sulle sue vetture diesel attraverso dispositivi in grado di eludere i test anti-inquinamento.
1.Come avrebbe fatto la Volkswagen ad aggirare i controlli?
I ricercatori dell’Epa insieme a quelli della California Air Board Resources hanno scoperto un software con un sofisticato algoritmo capace di «capire» quando il veicolo viene sottoposto a una prova in laboratorio. Intervenendo su alcuni parametri del motore e della centralina, il programma riesce a far calare artificialmente le emissioni di ossidi di azoto, particelle nocive tipiche dei motori a gasolio.
2. Dal laboratorio alla strada, cosa cambia?
Quando poi la macchina torna nel traffico in condizioni «normali» l’elettronica disattiva le protezioni. Il risultato, secondo i tecnici, è che il valore degli NOx è risultato superiore fra le 10 e le 40 volte al limite consentito dalla legge. I numeri dichiarati dalla Vw all’omologazione, insomma, sono molto diversi da quelli reali. «L’uso di queste tecnologie – commenta Cinthya Giles, che ha curato l’indagine durata più di un anno – non solo è illegale ma rappresenta una grave minaccia per salute».
3. La Volkswagen era a conoscenza dell’applicazione fuorilegge?
«Sì, —spiega ancora il dossier – è stata realizzato dalla stessa Casa tedesca». Per questo il numero uno Winterkorn ha ammesso l’«errore»: domani a Wolfsburg in via straordinaria si riunirà il board.
4. Cosa rischia?
Oltre al danno d’immagine, multe fino a 18 miliardi di dollari (37.500 per ogni veicolo) per aver venduto prodotti non in regola: 482 mila macchine a gasolio immatricolate dal 2008 al 2015. Al momento l’Epa però non emette sanzioni, ma ha messo sotto osservazione il gruppo: in Germania dovranno trovare al più presto una soluzione e richiamare in officina quel mezzo milione di «clean diesel» in circolazione per correggere il difetto.
5. Di quali modelli si tratta?
Delle Volkswagen Jetta, Golf, New Beetle, Passat e Audi A3 distribuite sul mercato statunitense fra il 2008 e il 2015. Tutte montano il motore turbodiesel di 2 litri a quattro cilindri declinato in diversi livelli di potenza.
6. Ci sono rischi per la sicurezza?
«No – spiega ancora l’ente – le vetture possono essere guidate e rivendute».
7. La Vw però ha annunciato che sospenderà la vendita negli Usa dei modelli «incriminati», perché?
Non rispettando i parametri sono privi del certificato ambientale rilasciato dall’Agenzia. Il rischio è che possano partire le cause dei consumatori e che la Giustizia possa avviare un procedimento penale.