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 2015  settembre 20 Domenica calendario

Papa Francesco è a Cuba • Scontro tra Croazia e Ungheria: nessuno vuole tenere i profughi • Da qui al 2025 negli Stati Uniti ventidue milioni di persone perderanno il posto di lavoro per colpa dei robot • La superpillola contro il colesterolo • Ligabue in concerto per i 25 anni di carriera

 

Francesco 1 Papa Francesco ieri è arrivato all’Avana, e la sua presenza suggella il disgelo tra il governo castrista e gli Stati Uniti. Francesco ne parla nel suo saluto al presidente Raúl Castro, che è andato ad accoglierlo all’aeroporto insieme al cardinale Ortega: «Da alcuni mesi siamo testimoni di un avvenimento che ci riempie di speranza: il processo di normalizzazione delle relazioni tra due popoli, dopo anni di distanza. È un segno della vittoria della cultura dell’incontro, del dialogo». Il Papa spera che la distensione tra Cuba e gli Stati Uniti sia contagiosa perché «il mondo necessita di riconciliazione» in questo momento in cui «sta vivendo una terza guerra mondiale a pezzi». Durante il volo - sul quale ha diviso con i giornalisti una scatola di empanadas preparate da un ristorante di Miami – il Papa ha ricordato che «questo, se non sbaglio, è il viaggio più lungo che faccio, un giorno di più dell’altro». «Padre Lombardi ha detto una parola, “pace”, io credo che oggi il mondo è assetato di pace, con le guerre, con questa ondata migratoria che scappa via dalle guerre».

Francesco 2 «Il governo e il popolo cubano la accolgono con profondo affetto, rispetto e ospitalità», ha detto Raúl Castro, ricevendo il Papa all’aeroporto dell’Avana. «Il nostro memorabile incontro a maggio a Città del Vaticano ha dato l’opportunità per scambiare idee su alcune delle questioni più importanti del mondo», ha ricordato Castro. «I popoli dell’America Latina puntano a integrarsi in difesa dell’indipendenza e della sovranità sulle risorse naturali e la giustizia sociale. Ma la nostra regione - ha ricordato Castro - rimane la più iniqua del mondo». Quindi Castro è tornato sulla questione dei rapporti con gli Stati Uniti denunciando con forza che l’embargo a Cuba «provoca danni umani e privazioni alle famiglie» ed è «crudele, immorale e illegale». Quindi ha rivendicato la restituzione da parte degli Usa della baia di Guantanamo. «Chiedere il disarmo nucleare - ha quindi concluso Raúl – non è solo un dovere, ma un diritto di tutti i popoli del mondo». [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno]

Profughi Ieri il ministro dell’Interno della Croazia, Ranko Ostojic, ha annunciato che «il grosso dei 20 mila migranti arrivati in Croazia è stato trasferito in Ungheria e Slovenia». «Abbiamo costretto Budapest ad aprire le porte», ha confermato il premier, Zoran Milanovic. Non è tutto. Il presidente croato, Kolinda Grabar-Kitarovic, ha comunicato che, vista la situazione, «il ricorso all’esercito sarà inevitabile». La risposta dell’Ungheria è stata altrettanto dura. Budapest, che ha già alzato un muro di 4 metri al confine con la Serbia ed è pronta a costruirne un altro al confine con la Romania, ieri ha festeggiato il completamento a tempo record di un reticolato di filo spinato lungo la frontiera con la Croazia e ha annunciato la mobilitazione dei riservisti per far fronte a quella che il ministro della Difesa, Istvan Simicskó, ha definito «una migrazione di massa senza precedenti». Il ministro degli Esteri ungherese, Péter Szijjártó, ha anche accusato Zagabria di aver «mentito a noi e Unione europea» sostenendo di aver avuto accordi bilaterali per trasferire i migranti e di aver «violato la sovranità dell’Ungheria» inviando oltreconfine un treno di profughi scortati da poliziotti croati.

Robot Secondo Forrester Research. i robot ruberanno ventidue milioni di posti di lavoro nei soli Stati Uniti, da qui al 2025. Considerando però i lavori creati di conseguenza — manutenzione, progettazione e gestione dei robot — il bilancio netto sarà negativo “solo” per 9,1 milioni di posti. Con il termine “robot”, questo studio intende sia i robot fisici (plastica, metallo e chip) sia i software di intelligenza artificiale, che pure — comunque — riescono a emulare funzioni umane. Le novità più spettacolari delle ultime settimane ricadono nella prima categoria, quella dei robot come siamo abituati a pensarli dai racconti di fantascienza: la catena di hotel americana Aloft infatti ha appena inaugurato Botlr, il robot-inserviente che porta lenzuola e kit vari nelle camere dei clienti. Poi c’è Oshbot, che fa le veci di un commesso nei negozi di bricolage della catena Lowe’s in California. Accompagna i clienti allo scaffale dove si trova il prodotto desiderato, segnala le promozioni, si occupa degli inventari. Se la richiesta è troppo complessa, chiama in aiuto i commessi in carne e ossa. La moda del self service mette a rischio, secondo l’indagine, anche molti lavori da venditore (negozianti e responsabili commerciali delle aziende): su sofisticati portali online ormai possiamo comprare di tutto (prodotti e servizi), in autonomia e anche supportati dai consigli di un’intelligenza artificiale. Il rapporto nota però che, invece, molti altri lavori saranno solamente affiancati da robot (almeno nell’orizzonte dei dieci-quindici anni): è il caso di operai e muratori da una parte e medici, avvocati, giornalisti e ingegneri dall’altra. Per i primi è appena nato un robot come Sam 100: è il primo robot muratore che sa costruire tre volte più velocemente di un umano, a cui quindi resteranno da affidare solo i compiti di maggior precisione. Il robot al momento è già all’opera in un cantiere di una scuola di Washington. (Longo, Rep)

Colesterolo Negli Usa sono stati approvati due anticorpi monoclonali, il Praulent (principio attivo alirocumab) di Sanofi e il Rephata (principio attivo evolocumab) di Amgen, che promettono di essere efficaci per abbassare livelli molto alti di Ldl, il cosiddetto “colesterolo cattivo”. Anche Ema, l’autorità del farmaco europea, ha dato un primo ok e presto le varie agenzie regolatorie, come l’italiana Aifa, tratteranno il prezzo con le aziende. Negli Usa i due farmaci sono stati messi in vendita a 14 mila dollari a paziente per ogni anno di trattamento. La cifra in sé non appare altissima, il guaio è la grande diffusione del problema. Secondo le prime stime, e a stare anche bassi, l’impatto economico potrebbe essere di circa 500 milioni di euro all’anno. In Italia ci sono circa un milione 800 mila persone che assumono statine, i vecchi medicinali per il colesterolo, quasi tutti ormai con il brevetto scaduto. Per acquistarli si spendono oltre 600 milioni all’anno. Visto che i nuovi farmaci sono indicati come seconda ipotesi, cioè quando non funzionano le statine, si stima che che potrebbero averne bisogno più o meno 80 mila persone. Se Aifa strapperà un buon prezzo, anche di appena 6mila euro a trattamento, si arriverebbe comunque a una spesa di circa mezzo miliardo. (Bocci, Rep).

Ligabue Ligabue ha festeggiato i venticinque anni di carriera con un concerto di tre ore e mezzo, in cui ha cantato quaranta brani, al Campovolo di Reggio Emilia: 150 mila persone accorse da tutta Italia (soprattutto da Lombardia, Emilia e Lazio) e incasso record da 7,5 milioni.

(a cura di Roberta Mercuri)