Libero, 18 settembre 2015
La penosa campagna antifumo del Ministero della Salute, quella che, in uno spot, dice «sei scemo» a 10 milioni di fumatori italiani, dice balle. Il fumo è descritto come la prima causa di morte europea e mondiale (sulla base di statistiche ridicole) e si dimentica che la prima causa di morte mondiale si chiama alimentazione. Nel caso dei giovani under 24, poi, la prima causa di morte mondiale si chiama alcol
Vittorio Feltri mi ha rubato l’articolo, nel senso: avrei voluto scriverlo io l’attacco alla penosa campagna antifumo del Ministero della Salute, quella che, in uno spot, dice «sei scemo» a 10 milioni di fumatori italiani. Parliamo delle stesse sigarette che ingrassano lo Stato che ora ci fa la morale, ma Feltri questo l’ha già scritto: quindi aggiungo un’altra cosa. Aggiungo che lo spot, cioè la campagna, dice balle. Il fumo è descritto come la prima causa di morte europea e mondiale (sulla base di statistiche ridicole, e alla cui inaffidabilità dedicai un libro: ma lasciamo perdere) e si dimentica che la prima causa di morte mondiale si chiama alimentazione. Nel caso dei giovani under 24, poi, la prima causa di morte mondiale si chiama alcol. I dati sono dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (più altri) e non ce li siamo inventati. Più nel dettaglio, al primo posto figurano le malattie ischemiche cardiache e al secondo gli ictus:mentre le patologie sicuramente attribuibili al fumo (sicuramente si fa per dire) vengono dopo. Cibo e alcol – domanda – non sono forse più meritevoli di costose campagne, ministro Lorenzin? Invece, ogni volta, tocca sorbirsi le personali fisime antifumo del ministro di turno: l’esistenza di queste campagne dipende essenzialmente da questo. Mentre il metodo antifumo più efficace della storia – le innocue sigarette elettroniche – in compenso è stato stroncato da tasse che stanno strozzando il settore. E allora chi è lo scemo?