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 2015  settembre 17 Giovedì calendario

Ancora scontri al confine tra Serbia e Ungheria • Le riforme costituzionali arrivano in Senato • Per Facebook non più solo "like" • L’importanza della Consip per tagliare le spese dello Stato • Un colosso della birra che vale 250 miliardi di euro • Le ultime volontà dei grandi


Migranti Tensione al confine tra Serbia e Ungheria: al valico di Roszke-Horgos: la polizia ungherese anti-sommossa ha cercato di fermare le migliaia di profughi passati dalla Serbia. Il governo Orbán, prima di mandare i mezzi speciali e le unità anti-terrorismo contro i migranti, si è giustificato dicendo: «Sono aggressivi, armati di bastoni». C’è stato da parte dei migranti un lancio di bottiglie e pietre. L’esercito ha lanciato lacrimogeni. Si conta una ventina di agenti e trecento profughi feriti. Budapest accusa Belgrado di non far nulla per sedare i sovversivi, Belgrado accusa Budapest di uso sproporzionato della forza e si arrangia mandando alla frontiera bagni chimici. In due giorni ci sono stati oltre 500 arresti, una quarantina i procedimenti aperti. I primi quattro giudicati per direttissima vengono dall’Iraq delle bombe quotidiane e delle forze di sicurezza in rotta di fronte all’avanzata dei tagliagole dell’Isis: sono accusati di essere entrati illegalmente in Ungheria danneggiando la barriera, uno è già stato condannato all’espulsione verso la Serbia definita per legge «Paese sicuro».

Senato Le riforme costituzionali arrivano oggi in Aula a Palazzo Madama. I renziani si dicono sicuri di poter andare avanti senza problemi, forti di una maggioranza che si aggirerebbe sui 160 senatori (su 315). La maggioranza ha chiesto e ottenuto di saltare il passaggio in Commissione. Tra i pericoli per la maggioranza pd, anche la possibile rivolta di una decina di senatori ncd, che fanno capo a Quagliariello e che legano il voto sul ddl Boschi alla necessità di cambiamenti all’Italicum. La strategia dei renziani è quella di rendere ininfluenti le possibili defezioni nell’area a sinistra del partito, facendo ricorso a una sacca di voti che potrebbero arrivare da altre direzioni. Dai 10 senatori di FI che fanno capo a Verdini, innanzitutto. Ma anche da alcuni incerti berlusconiani, che potrebbero decidere di assentarsi: una desistenza che avvantaggerebbe la maggioranza. Comunque da oggi si va in Aula, a tappe forzate, con sedute continuate. Calderoli aveva annunciato 8 milioni di emendamenti. Li presenterà? «Perché solo 8? Si può fare di più». Il presidente Grasso dovrà decidere se dare il via libera.

Like Zuckerberg annuncia che su Facebook il tasto “like” non sarà più l’unico per manifestare i sentimenti. Arriveranno altre opzioni perché è parso inopportuno, ha detto, cliccare su «mi piace» nel caso della morte di una persona cara oppure dell’attuale crisi dei migranti. Non ci sarà, però, il pollice verso: «Perché non volevamo trasformare Facebook in un foro in cui la gente vota a favore o contro le pubblicazioni di altre persone. Questo non è il tipo di comunità che vogliamo creare». Soprattutto il pollice in giù sarebbe un’arma contro le società che investono in pubblicità su Facebook.

Spese Il governo intende risparmiare, con la revisione di spesa, circa 1,5 miliardi a partire dal prossimo anno. La stima della spesa totale delle pubbliche amministrazioni è di 127 miliardi all’anno (di cui 67 riguardano la sanità). La Consip, l’organismo cui spetta il compito di bandire le gare e fare da acquirente unico in grado di spuntare prezzi convenzionati più bassi di quelli di mercato, fa il possibile. Ma della gran massa di acquisti dello Stato solo 38 miliardi passano sotto il suo vaglio. La legge di Stabilità allargherà il suo spettro di azione per circa 40 miliardi di acquisti. Alcuni confronti su prezzi: una stampante può essere acquistata dalla Consip per 39 euro, ma se si compra sul mercato aperto arriva fino a 122 euro. Casi clamorosi anche per un personal computer desktop ultracompatto che sul libero mercato viene pagato dallo Stato 445,91 euro e quando rientra nei protocolli Consip è soggetto a un risparmio del 25,8%. Anche per la telefonia tra fuori convenzione e convenzione la pubblica amministrazione può arrivare a pagare il 22,6% in più. Senza contare la benzina che sul mercato lo Stato paga il 12,2% in più rispetto ai carburanti targati Consip. Persino le risme di carta A4 con la Consip costerano il 2% in meno rispetto a quanto si spende nella cartoleria sotto il ministero o nel vicino centro commerciale (Petrini, Rep).

Birra Anheuser-Busch InBev, il colosso belga della birra che controlla Budweiser, Beck’s, Corona e Stella Artois, vorrebbe fondersi con SabMiller, titolare di Foster’s, Peroni, Grolsch, Dreher e Pilsner Urquell. Dall’unione tra il primo e il secondo produttore mondiale nascerebbe un maxi-gruppo da 250 miliardi di euro di capitalizzazione, con centinaia di marchi storici e una quota di mercato superiore al 30%. Anheuser-Busch InBev, multinazionale che fattura oltre 40 miliardi di euro l’anno, nata nel 2008 dalla fusione tra i belgi di InBev e l’americana Anheuser-Busch, ha informato i vertici di SabMiller dell’intenzione di presentare una proposta di acquisto (Bottero, Sta).

Testamenti Istruzioni di Giuseppe Verdi per il suo funerale: all’alba o al tramonto, senza sfarzo né musica (non meno di centomila persone seguirono in silenzio il sue feretro). Le ultime volontà di Pirandello: «Sia lasciata passare in silenzio la mia morte. Morto, non mi si vesta. Mi s’avvolga, nudo, in un lenzuolo. E niente fiori sul letto e nessun cero acceso. Carro d’infima classe, quello dei poveri. Nudo. E nessuno m’accompagni, né parenti, né amici. Bruciatemi. E il mio corpo appena arso, sia lasciato disperdere; perché niente, neppure la cenere, vorrei avanzasse di me. Ma se questo non si può fare sia l’urna cineraria portata in Sicilia e murata in qualche rozza pietra nella campagna di Girgenti, dove nacqui». Papa Giovanni XXIII scrisse: «Nato povero, ma da onorata ed umile gente, sono lieto di morire povero avendo distribuito, secondo le varie esigenze e circostanze della mia vita semplice e modesta, a servizio dei poveri e della Santa Chiesa, quanto mi venne fra mano» (documenti in mostra al Palazzo Comunale di Modena nell’esposizione Io qui sottoscritto. Testamenti di grandi italiani) (Trovato, Cds).

(a cura di Daria Egidi)