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 2015  settembre 15 Martedì calendario

Gloria De Piero, l’italiana che si annoia a Westminster. È stata confermata, è una delle ministre Labour riconfermata nel ruolo dal neo-leader Jeremy Corbyn che si è limitato a spostarla di casella: dalla parità ai giovani. Eppure qualche tempo fa ammise: «il Parlamento inglese mi deprime. Alla fine di una giornata alla Camera dei Comuni ti viene da pensare... ma perché tutto questo? Ad essere onesti, cerco di passare più tempo possibile lontano da lì»

Gloria ha un debole per l’anti-politica. O, almeno, ama dipingersi come una vera outsider. «In realtà non mi piace Westminster (il Parlamento britannico dove siede dal 2010, ndr ) – ha dichiarato qualche tempo fa a The Guardian, di cui ha sposato un ex giornalista —. Mi deprime. Alla fine di una giornata alla Camera dei Comuni ti viene da pensare... ma perché tutto questo? Ad essere onesti, cerco di passare più tempo possibile lontano da lì». Non un grande biglietto da visita per una donna che vuol far carriera in politica. Eppure lei ha anche aggiunto, per essere chiara, che i giochi di potere non le interessano: «Non sono per nulla una persona ambiziosa, davvero».
Sarà, ma Gloria De Piero, classe 1972, figlia unica di immigrati italiani, la carriera la sta facendo eccome, sebbene in un governo ombra. È una delle ministre Labour riconfermata nel ruolo dal neo-leader Jeremy Corbyn che si è limitato a spostarla di casella: dalla parità ai giovani. Settore marginale, rispetto a quello conquistato da altre colleghe di più provata fede corbyniana, ma che può comunque darle visibilità, in uno schieramento che punta proprio sui nuovi elettori.
Gloria ha già dimostrato di avere la tempra giusta. Nata a Bradford, nel West Yorkshire, cresciuta in povertà (il padre, operaio tessile, si ammalò e fu costretto a lasciare il lavoro in fabbrica), ha spesso ricordato le sue umili origini, il freddo che pativa in casa, le code separate alla mensa scolastica per avere i pasti gratis. I tabloid inglesi, da parte loro, hanno scovato pure alcune foto di quando, teenager, faceva la modella (in topless) per tirar su qualche sterlina in più. Scorciatoie da ragazzina, minimizza lei: «Avevo bisogno di soldi per comprare i vestiti. È passato tanto di quel tempo ormai».
A rileggere la sua biografia, sembra che la vera spinta alla carriera di Gloria, e forse il motore segreto del suo successo, siano stati proprio gli umili ma determinatissimi genitori italiani – Giorgio e Maddalena: hanno fatto di tutto perché lei «riuscisse» nella vita e potesse frequentare l’università. Dopo la laurea in scienze sociali hanno seguito con orgoglio i suoi primi passi nel mondo del giornalismo, e la sua passione per il Labour party, sbocciata quando era ancora una studentessa diciottenne. Forse, però, non si immaginavano di vederla nel «governo ombra» dell’uomo che vuole rivoluzionare la Gran Bretagna.