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 2015  settembre 15 Martedì calendario

Nel supermarket della solidarietà dove tutti possono fare la spesa, anche chi non ha un centesimo in tasca. Gli empori sono la nuova strategia di Caritas contro la povertà che avanza. I discount aperti su e giù per l’Italia sono già 54 e purtroppo i clienti non mancano

Non ci sono i prezzi e non si praticano mai offerte. Si può comprare anche senza un centesimo in tasca: pane, latte, biscotti, zucchero, caffè, saponi e tutto quello che è indispensabile per vivere. Nel market della solidarietà possono fare la spesa tutti. Anzi, solo quelli che negli altri supermercati non si possono più permettere di entrare. Per portare a casa una busta piena di alimenti c’è bisogno soltanto di una tessera magnetica. Non un bancomat, attenzione, ma la card a punti della Caritas. 
Il sorriso dei bambini
Gli empori sono la nuova strategia di Caritas contro la povertà che avanza. I discount aperti su e giù per l’Italia sono già 54 e per ora i clienti non mancano. Per aiutare le famiglie che non possono permettersi la spesa in un qualunque ipermercato, i volontari della Caritas hanno pensato proprio a tutto. Negli scaffali degli empori c’è il necessario per mangiare, ma anche ciò che serve per far sorridere i bambini. Gli oggetti per la scuola e qualche giocattolo, per la felicità delle due gemelline che il giorno dell’inaugurazione hanno corso e saltellato davanti a tutti. Don Francesco Soddu, direttore nazionale della Caritas italiana annuncia che il servizio potrebbe presto essere potenziato. 
La crisi all’improvviso
I clienti sono prevalentemente italiani e quasi tutti rientrano a pieno nella categoria dei «nuovi poveri». Giovani senza lavoro ma anche gente che fino a poco tempo fa si poteva permettere le vacanze e che si è impantanata con l’arrivo della crisi. 
Il meccanismo
Al market solidale i prezzi non risentono dell’inflazione. Gli scaffali sono pieni di viveri donati dalla gente generosa e dalle grandi catene di distribuzione. I prodotti che rischiano di scadere da un giorno all’altro vengono affidati alla preziose mani della Caritas. Con una certezza: non ci saranno avanzi di magazzino, nulla rimarrà invenduto. Ogni prodotto ha un valore in punti e per questo occorre scegliere con attenzione. Senza sprechi. «Ogni mese affidiamo alle famiglie che ci chiedono sostegno un certo numero di punti e loro dovranno gestire con oculatezza questo budget – racconta una delle responsabili del progetto della Caritas, Giovanna Lai –. Abbiamo istituito una commissione che valuta con attenzione le condizioni di chi si rivolge al centro d’ascolto. E sulla base di una serie requisiti, non solo economici, verranno assegnati i punti da sfruttare per la spesa».
La spesa intelligente
I bambini e gli anziani rappresentano sempre una priorità. Ma la commissione della Caritas tiene conto anche di altre situazioni. La casistica è ampia: c’è chi ha perso il lavoro all’improvviso e chi non ha i soldi per le cure, chi è finito nella trappola degli usurai e chi non riesce più a uscire dal tunnel del gioco d’azzardo. «Il sistema dell’Emporio della solidarietà ci consente anche di educare le famiglie alla spesa intelligente – aggiunge la responsabile della Caritas –. Con questo metodo ci sarà modo di controllare gli “acquisti” e di evitare tutti gli sprechi. In passato qualcuno non ha utilizzato bene gli aiuti distribuiti dai nostri volontari».