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 2015  settembre 14 Lunedì calendario

In carcere con l’accusa di abusi, dopo 15 anni i figli ritrattano e dicono la verità: «Mamma ci fece mentire». Due fratelli chiedono la revisione del processo del padre, che fu condannato a 9 anni. «Tutto falso, nostra madre ci costringeva»

Saverio è in carcere da luglio, condannato a 9 anni per abusi sessuali sui figli dopo un iter processuale interminabile, fra condanne, ricorsi, controricorsi, annullamenti. Adesso però i due ragazzi che all’epoca dei fatti – dodici anni fa – subirono le (presunte) violenze del padre, hanno messo nero su bianco una nuova versione: «Tutto falso, fu la mamma a costringerci a dire che papà abusava di noi». E l’avvocato di Saverio, Max Battagliola, ha deciso di rivolgersi ai giudici per far riaprire il processo.
Una storia complicata, controversa, che esplose nel 2005 quando Michele e Gabriele erano due bambini di 12 e 9 anni. I genitori si separarono, Saverio andò via da Brescia e tornò ad Abbasanta, provincia di Oristano, insieme con i figli. L’ex moglie chiese dopo un paio d’anni l’affido parziale di quelli che stavano intanto diventando dei ragazzi, le venne concesso e così Michele e Gabriele tornarono in Lombardia, seguiti dal padre che non voleva che si sentissero sballottati fra Brescia e la Sardegna.
Fu l’ex moglie a raccontare alla Procura che il marito – durante la permanenza ad Oristano – aveva abusato dei figli. Mostrò anche un disegno che i bimbi avevano fatto al riguardo, chiamò in causa i parenti di lui che inizialmente furono coinvolti nell’inchiesta e accusati di aver abusato – tutti insieme – non solo di Michele e Gabriele, ma anche di loro tre cugini. Cominciarono i processi, i parenti di Saverio vennero tutti assolti: ad essere condannato fu solo il padre dei due bambini i quali, nel frattempo, erano stati affidati a una casa famiglia.
Diventati maggiorenni, i due ragazzi sono tornati in Sardegna, hanno iniziato a lavorare, hanno riallacciato i rapporti col padre che dopo diciotto mesi di carcerazione preventiva era tornato libero per decorrenza dei termini. Tuttavia l’accusa di abusi sessuali non è mai caduta. Anzi, i processi sono andati avanti fino alla sentenza definitiva della primavera scorsa: 9 anni di carcere, che Saverio ha cominciato a scontare nel mese di luglio nel penitenziario di Sassari. Ed è proprio davanti al nuovo arresto del padre che Michele e Gabriele hanno deciso di ritrattare le accuse fatte più di dieci anni fa attraverso la madre. «Lui non ci ha mai fatto niente di male. È stata la mamma, nel periodo in cui erano in lite per il nostro affido, a convincerci che avremmo dovuto sostenere le sue accuse».