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 1861  maggio 11 calendario

Ipotesi sulla guerra aerea mediante il pallone aerostatico di Eugene Godard

Il Regio Esercito sogna di dotarsi di un’arma aerea. Se ne parla da alcuni giorni a Torino. Il «Giornale dei Militari» ne fa cenno oggi, a seguito di alcune ascensioni fatte in Piemonte dal francese Eugene Godard, ritenuto il massimo esperto di aerostati presente in Europa. Giovedì scorso, 9 maggio, ha sorvolato Asti. Nei prossimi giorni dovrebbe innalzarsi in cielo dal Reale Castello del Valentino. Si serve di un gigantesco pallone, gonfiato ad aria calda. Lo ha chiamato «Leviathan». È in grado di salire ad alte quote, ben superiori ai 400 metri di tiro utile di un fucile militare. Tanto gli permetterebbe di sfuggire al fuoco del nemico. Dall’alto potrebbe invece bersagliarlo con lo sgancio di bombe a mano. L’armata francese ritiene che sia possibile. Ma non ha ancora fatto esperienza sul campo. La tenterà per primo l’esercito sabaudo? Godard ha già partecipato ad operazioni belliche a fianco dell’armata piemontese, durante la II guerra di indipendenza, sul fronte lombardo. Lo ha confermato lui stesso, ma ha precisato che il suo intervento allora si è limitato a esplorazioni aeree, per identificare spostamenti della cavalleria austriaca. Il bombardamento sarebbe un’esperienza nuova e molto più rischiosa. Il trasporto di bombe cariche richiederebbe grandi cautele accanto alla caldaia che alimenta di aria calda l’aerostato. Pertanto si ritiene che l’uso del mezzo aereo debba rimanere limitato alla ricognizione (MAURIZIO LUPO, LA Stampa 11/5/2011).