13 maggio 1861
Quattro americani a Torino per arruolare piemontesi
Il quotidiano La Gazzetta del Popolo riferisce oggi che sono giunti a Torino «quattro deputati dell’America del Nord. Hanno preso alloggio all’Hotel Feder, dove hanno ottenuto il permesso di arruolare uomini per formare una legione di volontari destinata a combattere a favore dell’Unione», contro gli stati schiavisti della Confederazione sudista. Gli americani sperano di arruolare «molti piemontesi, perché - dicono - hanno fama di essere buoni soldati, disciplinati, fedeli, che non cedono mai, anche dinanzi alle più dure difficoltà». Il giornale torinese caldeggia l’operazione. Spiega che la legione sarà formata a New York, su iniziativa del quotidiano L’Eco d’Italia. Memore di quella legione che Garibaldi riunì per difendere l’indipendenza di Montevideo, quella statunitense dovrà operare «per la difesa dell’Unione americana». L’invito ad aderire è rivolto a chi ha già esperienza bellica «maturata nelle nostre guerre di indipendenza». Dire di sì è ritenuto «un dovere pei nostri cittadini a cui l’America ha offerto larga ospitalità. Esprimeranno con i fatti la loro riconoscenza alla libera America e gioveranno alla loro madre patria. Si accattiveranno al meglio la benevolenza di una nazione che uscirà dalla lotta più potente di prima». Si spera di averla alleata. «Quando la guerra americana sarà finita potrebbe scoppiare quella per liberare Venezia». E Torino si augura che gli Stati Uniti possano appoggiarla (MAURIZIO LUPO, La Stampa 13/5/2011).