23 aprile 1861
Trieste si proclama italiana, manifestazioni per Garibaldi a Mondovì, sollevazioni di contadini al Sud
Vienna la considera una provocazione: il consiglio comunale di Trieste martedì oggi ha proclamato l’italianità della città e il bilinguismo slavo e italiano nelle sue scuole. Non si fa cenno invece al tedesco e nemmeno alla fedeltà all’Impero asburgico. Il decreto municipale, deliberato la sera prima, è acclamato in piazza da dimostrazioni popolari. Volantini ne diffondono il testo. Dice: «Ritenuto che la nazionalità della popolazione della città di Triste e del suburbio è italiana; ritenuto che la nazionalità delle popolazioni delle ville territoriali è preponderatamente slava; ritenuto che l’istruzione per riuscire proficua deve essere impartita nella lingua nazionale, decreta: “La lingua d’istruzione nelle scuole erariali e comunali della città di Trieste è esclusivamente italiana; la lingua d’insegnamento nelle scuole delle ville territoriali è slava ed italiana”». I Triestini inneggiano al loro podestà, ma la polizia austriaca fa sciogliere le manifestazioni. Dimostrazioni di altro tono avvengono a Mondovì, in Piemonte. Qui ex garibaldini manifestano a favore del generale Garibaldi, accusato dal piemontese Cialdini di volersi impadronire del potere. La polizia sabauda effettua alcuni arresti. Anche a Milano vengono organizzate proteste a favore di Garibaldi. Mentre nel Mezzogiorno si segnalano sollevazioni di contadini, anche aggressive. Chiedono una riforma agraria che ridistribuisca ai ceti umili le terre incolte dei latifondi (MAURIZIO LUPO, La Stampa 23/4/2011).