Il Messaggero, 9 settembre 2015
Anche il mitico Serpico a 79 anni entra in politica. Si candida alle elezioni comunali il poliziotto, interpretato al cinema da Al Pacino, che denunciò il marcio delle forze dell’ordine di New York
Da solo in campo contro la banda dei corrotti. All’età di 79 anni, con la fedele colt sempre al fianco, Frank Serpico è tornato a battersi per la causa della giustizia nel piccolo paesino dove si era ritirato a vivere dopo le lotte, la fama e i guai che lo avevano investito 44 anni fa. L’ex agente-gola profonda del dipartimento di polizia di New York si presenterà alle elezioni per il consiglio comunale di Stuyvesant. È un personaggio che non passa inosservato: lo precede il ricordo di quel giorno fatale del 1971 quando, già in rotta con i suoi colleghi perché per la prima volta nella storia aveva denunciato connivenze e corruzione interne al dipartimento, si trovò ad affrontare una banda di malviventi in un confronto a fuoco in un palazzo di Brooklyn. Serpico fu colpito al volto da un proiettile e iniziò a perdere sangue, senza che i suoi colleghi chiamassero un’ambulanza. Fu un abitante del palazzo a salvare la vita all’agente, e a sollevare il sospetto che la sparatoria fosse una trappola organizzata dai suoi stessi colleghi per eliminarlo. La polizia non indagò mai sull’incidente. Serpico invece finì per aiutare il tribunale e la commissione di inchiesta Knapp a fare pulizia nell’intero dipartimento prima di lasciare il servizio. Viaggiò a lungo in Europa (ha il passaporto italiano, perché è figlio di emigranti di Marigliano, in provincia di Napoli), poi nell’81 andò a vivere in un rifugio che si è costruito con le sue mani in una tenuta lungo il fiume Hudson.
Non ha mai smesso di battersi come attivista politico. Si incontra con facilità nei bar e nei ristoranti della zona: è loquace, generoso nel raccontare le vicende della sua vita, e un po’ spaccone. I suoi vicini lo amano e lo temono allo stesso tempo. Tra due mesi saranno chiamati ad esprimere la loro opinione su di lui con un voto: Serpico che è un democratico sfida i cinque consiglieri attuali, tutti repubblicani, dichiarandoli «una banda di imbroglioni» che intende spazzare via per ripulire l’amministrazione.