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 2015  settembre 04 Venerdì calendario

Papa Francesco ieri pomeriggio è entrato in un ottico a via del Babuino per cambiare le lenti dei suoi occhiali: «Ma la montatura rimane la stessa, non voglio spendere troppo. E mi faccia pagare quello che devo». Il centro di Roma in tilt, urla e cori fuori dal negozio. Il Pontefice: «Scusate il disturbo»

La messa al mattino seguita dall’udienza al Presidente israeliano, poi il pranzo, il solito riposino e, infine, sul tardo pomeriggio lo shopping in centro. Sorpresa. Finalmente un po’ di libertà. La giornata di Papa Francesco ieri si è colorata di un ritaglio imprevisto, uno strappo alle regole, una finestra sul rigido protocollo. Una mini passeggiata per Roma. Era da tempo che Papa Francesco aveva bisogno di un paio di occhiali, quelli vecchi che usa per leggere i documenti si erano logorati, le lenti erano graffiate; ne aveva parlato con il segretario monsignor Guglielmo Karcher, il quale lo aveva rassicurato: li avrebbe portati personalmente dal solito ottico, e nel giro di un paio di giorni il problema si sarebbe risolto. Francesco ci ha pensato un po’ su. «E se ci andassi io di persona?» Più che un desiderio era un ordine, o forse viceversa, chissà. Attimi di esitazione, sguardi sospesi che si sono incrociati e poi, considerando che in questo periodo la città è ancora in vacanza, e non c’è ancora il traffico pesante della ripresa, è stata predisposta in quattro e quattr’otto l’uscita. Un blitz. E via di corsa, attraversando il confine di Stato. Naturalmente per un Papa è cosa impossibile fare shopping senza passare inosservato, specie in una delle vie più battute dai turisti, via del Babuino. Verso le 19 una utilitaria blu – la solita Ford Focus targata SCV 290 – con a bordo don Guglielmo e un autista, ha fatto scendere Papa Bergoglio, davanti al civico 199. Una auto di scorta della gendarmeria seguiva a distanza posizionandosi poco oltre, senza dare nell’occhio. Non c’erano poliziotti, né carabinieri. Bergoglio era felice mentre si guardava attorno, dirigendosi dentro al piccolo negozio di ottica a due passi da Piazza del Popolo. Uno sguardo alla piccola vetrina prima di fare ingresso. «Buonasera, scusate il disturbo, vorrei degli occhiali». Nessuno credeva ai propri occhi. Dall’altro lato della strada il ragazzo dell’Hotel de Russie, in livrea, osservava la scena strabuzzando gli occhi.
RISPARMIARE
«Gli abbiamo fatto un esame della vista, poi ha provato diversi occhiali». Alessandro Spiezia, proprietario del negozio, faticava a contenere l’emozione. Non capita tutti i giorni di servire un cliente tale, anche se da lì transitano vip, attori e attrici. Francesco è stato fatto accomodare sullo sgabellino, come avviene normalmente, e poi con gli strumenti gli è stata fatta una accurata visita. Risultato: la vista del pontefice è eccellente. «Non ha problemi, ci vede benissimo sia da vicino che da lontano, naturalmente soffre di presbiopia e di altri piccoli disturbi legati all’età. È normale». L’ottico ha raccontato di avergli mostrato personalmente diverse paia di occhiali. Alcuni li ha provati, anche se alla fine ha preferito tenersi i suoi vecchi. «Ci ha detto, con grande semplicità, che preferiva cambiare solo le lenti, che non era sua intenzione spendere tanto». Risparmioso come sempre. Mentre Alessandro Spiezia con i due figli ascoltava il cliente, fuori si scatenava un pandemonio. Quell’angolo di Roma che fino a pochi minuti prima era mollemente attraversato da turisti in ciabatte, ritmato dal solito via vai indolente che precede l’aperitivo a piazza del Popolo, si è elettrizzato. Galvanizzato. Urla. «Francesco, Francesco». Schiamazzi di gioia. In breve si è ammucchiata una folla spontanea che ha circondato il negozio, sparpagliandosi su via del Babuino, facendo da tappo al traffico locale di motorini e auto. Sono arrivati i carabinieri. «Francesco era tranquillo e sereno. È rimasto con noi, dentro al negozio per una mezz’ora circa. Gli ho presentato i miei figli, è stata una cosa che difficilmente riuscirò a dimenticare». Tra tutti i negozi di ottica il Papa ha scelto proprio quello – un po’ piccolo e dall’esterno perfino anonimo – perchè ha sempre fornito occhiali ai Papi. Prima Giovanni Paolo II, poi Benedetto XVI e, ora, Francesco. Solo che i predecessori mandavano una macchina e il segretario, Bergoglio invece preferisce farlo da sè.