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 2015  agosto 28 Venerdì calendario

Sorteggi Champions, l’analisi di Mario Sconcerti: «La Juventus contro il meglio che c’è. Nessuno dei suoi avversari ha vinto il campionato, ma il City è da anni ai vertici, il Siviglia ha vinto le ultime due edizioni di Europa League e il Moenchengladbach è arrivato terzo in Germania, davanti al Bayer Leverkusen che ha facilmente eliminato la Lazio e ora affronterà la Roma»

È un brutto sorteggio per la Juve che giocherà contro il calcio inglese, spagnolo e tedesco, cioè il meglio che c’è. Nessuno dei suoi avversari ha vinto il campionato, ma il City è da anni ai vertici, il Siviglia ha vinto le ultime due edizioni di Europa League e il Moenchengladbach è arrivato terzo in Germania, davanti al Bayer Leverkusen che ha facilmente eliminato la Lazio e ora affronterà la Roma. È forse il girone più complesso con un unico vantaggio: nessuna squadra è molto più forte delle altre, mancano partite facili, quindi più che una forte qualità tecnica saranno determinanti l’abitudine alla Champions e la continuità. Aggiungerei che il Siviglia, come ogni anno, ha venduto giocatori importanti, per esempio Bacca, e il Moenchengladbach gioca un calcio insistente e un po’ tedioso. Una Juve completa e anche in parte ritrovata, ha qualcosa in più dei due avversari «minori». La Juve attuale, quella di agosto, sarebbe in grande difficoltà. Questo in fondo è il vero problema: cosa sia la nuova Juve, cosa diventerà nelle prossime settimane. In un girone come questo, prima che sulle debolezze dell’avversario, è fondamentale poter contare su se stessi. E ritrovarsi non è un semplice problema di mercato, per quanto costoso possa essere. La Juve ha perso troppi giocatori fondamentali nel peggior momento, quando cioè ha vinto tanto da poter essere sazia. È il tempo per il lavoro che forse manca, per rimettere insieme le dosi giuste. La Juve di un anno fa sarebbe stata quasi orgogliosa di un girone così, era il suo pane, carattere e contropiede, solidità. Oggi la Juve ha trovato buoni avversari quando ancora manca la Juve. Sta tutto lì. È tutto chiaro invece nel girone della Roma. C’è una squadra più forte, il Barcellona, e c’è una squadra più debole, il Bate Borisov. L’avversario da superare è il Leverkusen, non facile, l’abbiamo appena visto, ma nemmeno impossibile. La Roma ha qualità europea, non ancora la velocità di gioco. In Champions conta ormai quasi soltanto quella, buoni giocatori a questi livelli li hanno tutti. La rapidità è però il vero limite di tutto il calcio italiano, il confine reale tra i grandi movimenti e quelli meno ricchi. Conterà alla fine molto la differenza reti, come sarà battuto il Bate e come sarà arginato il Barcellona. Ma un avversario meno impegnativo del Bayer, a questi livelli, non si può pretendere.