23 agosto 2015
L’ira del Vaticano per il funerale-show di Casamonica • Salvati tremila migranti nel Mediterraneo • I tre eroi che hanno sventato l’attentato in Francia • In Inghilterra un aereo si schianta sulla strada: sette morti • Cinquantamila ragazzi all’anno si iscrivono all’Alberghiero
Casamonica In un articolo dell’Osservatore Romano sulla vicenda delle esequie di Vittorio Casamonica, monsignor Giuseppe Marciante, responsabile della zona est della capitale, pende le distanze dall’idea «dell’esistenza, se non di una connivenza, quanto meno di una qualche acquiescenza da parte della comunità cattolica» nei confronti della famiglia malavitosa romana: «Se avessimo avuto il sentore di uno show di quel tipo, avremmo preso delle precauzioni. Non avremmo assolutamente accettato di fare quel funerale». Ma le parole più più dure di condanna, anche dell’operato del prete che ha celebrato la funzione, arrivano dall’arcivescovo di Catanzaro-Squillace monsignor Vincenzo Bertolone: «Massima prudenza e discernimento sono necessari perché la celebrazione della messa non venga strumentalizzata, destando scandalo. E in casi del genere ogni prete farebbe bene a sentire previamente il proprio vescovo», dice all’Osservartore il prelato. Il quotidiano del Vaticano ricorda che sulla lotta alla mafia «non c’è dunque spazio a zone d’ombre» nel comportamento della Chiesa. E a questo proposito il giornale ricorda anche la scomunica di Papa Francesco nei confronti dei mafiosi pronunciata nella Piana di Sibari nel 2014. L’ Osservatore commenta infine che «da una parte c’è la preghiera per i defunti, dall’altra lo spettacolo mediatico, l’ostentazione di potere, la strumentalizzazione chiassosa e volgare di un gesto di elementare pietà umana e cristiana come il funerale che, già di per sé, richiederebbe almeno compostezza, riserbo, dignità e, soprattutto, silenzio».
Attentato Ayoub El Khazzani, marocchino, 26 anni, è stato fermato mentre stava per compiere una strage sul Thalys (vedi Fior da fiore di ieri) grazie al coraggio di due militari statunitensi: Spencer Stone, soldato dell’Us Air Force di base nelle Azzorre, e Alek Skarlatos arruolato nella Guardia Nazionale rientrato un mese fa da una missione in Afghanistan. Insieme a loro, c’era un altro amico, Anthony Sadler, studente all’università di Sacramento. «Sono i nostri eroi» ha detto Barack Obama. Spencer, Alek e Anthony, tutti ventenni, avevano deciso di farsi una vacanza in Europa. Erano partiti venerdì da Amsterdam per scoprire la Ville Lumière. Alle 17.45 sentono un colpo in fondo al vagone 12 del Thalys 9364, ripartito da Bruxelles pochi minuti prima. «Ho sentito uno sparo, il rumore di vetri rotti. Mi sono affacciato dal mio posto — racconta Alek — e ho visto un tipo con un Ak». Khazzani, a torso nudo, ha ferito un uomo alla schiena con il suo kalashnikov. Nella sequenza dei fatti, prima dei ragazzi americani, ci sono due altre persone che si imbattono nell’attentatore appena uscito dalla toilette. Sono un francese di 26 anni che vive in Olanda e un professore franco-americano di cinquant’anni residente vicino Parigi. Entrambi tentano di fermare Khazzani ma lui spara. Il professore viene colpito da una pallottola alla schiena. E’ in quel momento che i ragazzi americani entrano in azione. Quando sente lo sparo e vede apparire l’uomo con il kalashnikov in fondo al vagone 12, Alek dice al suo amico marines: «Vai, occupati di lui». I due marines camminano verso l’attentatore per una decina di metri, senza che lui riesca a sparare. «Penso che la sua arma si sia inceppata. Abbiamo avuto un’enorme fortuna » confessa Alek. Spencer prende al collo Khazzani. Butta a terra l’attentatore che lo ferisce con un taglierino al braccio e alla mano, tranciandogli un pollice. Alek, cerca di prendere la pistola, una Colt 45. Si aggiunge il terzo ragazzo. «Quando ho visto Spencer ferito, mi sono lanciato anche io contro il terrorista — ricorda Anthony — non potevo lasciare il mio amico». Un altro passeggero, l’inglese Chris Norman, 62 anni, che vive nel sud della Francia, si butta nella mischia e aiuta a neutralizzare l’uomo. Spencer colpisce con le mani la testa dell’attentatore fino a farlo svenire. Nel video di un passeggero e trasmesso dalla Cnn , si vede Khazzani, jeans e torso nudo, pancia a terra, con le mani legate. Il treno arriva nella stazione di Arras, nord della Francia. I due eroi feriti, il professore franco-americano e Spencer, sono stati ricoverati a Lille. Spencer è stato dimesso ieri. Spencer, Alek e Anthony domani saranno ricevuti all’Eliseo da eroi, insieme agli altri due passeggeri che hanno tentato di fermare Khazzani.
Migranti Ieri sono arrivate 23 richieste di aiuto dal Canale di Sicilia. Una situazione senza precedenti. Ed è stata una corsa contro il tempo per salvare tremila persone - siriani, egiziani, palestinesi e somali - su sette barconi e 16 gommoni. Arrestati sei scafisti egiziani.
Jet In Inghilterra un vecchio jet da combattimento è precipitato nel corso di una manovra acrobatica non riuscita. L’aereo si è schiantato sulla strada, esplodendo: quattro i veicoli travolti e sette le vittime accertate. L’incidente è avvenuto intorno alle 13,20. (le 14,20 italiane) a Shoreham, cittadina sul mare a sud di Londra dove si stava svolgendo un’esibizione aerea della Royal Air Force Association, alla presenza di migliaia di spettatori. Secondo quanto riferito da polizia e testimoni, il velivolo, un jet monoposto Hawker Hunter degli Anni 50, stava svolgendo un «giro della morte» quando il pilota ha perso il controllo. In un video pubblicato su YouTube si vede l’aereo scendere in picchiata verticale, poi cercare di riprendere quota prima di piombare sulla stradale A27 e diventare una palla di fuoco, mentre una nuvola di fumo nero si leva in cielo. Sette persone sono morte sul colpo, una è in fin di vita in ospedale e altre 14 sono rimaste ferite. Non è chiara la sorte del pilota: secondo alcune fonti, si sarebbe sganciato in tempo dal velivolo riuscendo a salvarsi.
Alberghiero In Italia è boom degli istituti alberghieri. Le statistiche dicono che nell’ultimo anno ci sono state circa 50mila iscrizioni, il 9,3% del totale nazionale. L’Alberghiero è secondo solo al liceo scientifico, nelle preferenze dei ragazzi italiani. E ci sono numeri confortanti anche sul versante lavorativo. Secondo uno studio recente di Unioncamere, nelle cucine italiane si assumono ogni anno almeno 23mila persone (ma nella statistica ci finisce di tutto, dal pizzaiolo all’inserviente, fino allo chef). (fra. gri., Sta).
(a cura di Roberta Mercuri)