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 2015  agosto 17 Lunedì calendario

A proposito dei problemi di Donald Trump con le donne. Si scopre ora che il miliardario americano aveva un debole per Diana, quasi un’ossessione. La riempiva di fiori e bigliettini molto espliciti. «Mi sta facendo accapponare la pelle», confidò lei a un’amica giornalista che ora ha raccontato tutta la storia

Che sia misogino o no, sessista o no, Donald Trump con le donne qualche problema pare comunque averlo. Le adora (chissà), le disprezza, le insegue, le sposa, le molla, le risposa, le sogna. Ovviamente, coi suoi modi che lasciano spazio alle peggiori e più diverse interpretazioni. Modelle da portare all’altare. Giornaliste da umiliare come è accaduto la settimana scorsa. E, ultima imbarazzante accusa mossagli da una sua agguerrita nemica pronta a saltargli addosso, finanche principesse, da stalkerizzare o stalkerare che dir si voglia. Più semplicemente, da ossessionare e perseguitare (se aldilà dell’antipatia del soggetto in questione, tutto ciò che si racconta è vero).
Diana, l’amata Diana, non era uno stinco di santa e aveva un carattere ondeggiante. Ma un giorno di tanti anni fa, nel mezzo del suo rapporto burrascoso con Carlo, confidò a un’amica che quell’uomo, Donald Trump, «le faceva accapponare la pelle», nel senso che la disgustava. L’amica è la giornalista Selina Scott, volto noto della tv britannica, che ha riaperto il libro dei ricordi per scaricare veleno sull’aspirante candidato presidente americano scrivendo per l’inserto del Sunday Times un articolo pieno di aneddoti. Il più succoso, per comprendere di che pasta è il magnate con il pallino della Casa Bianca, lo vede protagonista di una lunga «marcia di avvicinamento» alla principessa del popolo. Tanto da sfinirla.
Selina Scott ha il dente avvelenato con Donald Trump per via degli apprezzamenti volgari con cui, sostiene la reporter e conduttrice, lui la apostrofò risentito negli anni Novanta dopo due interviste arrembanti. E le recenti rozzezze esternate da Trump ai danni della giornalista Megyn Kelly a commento di un botta e risposta tv («si vedeva che le usciva sangue dagli occhi, il sangue le usciva da ogni dove») hanno offerto l’esca per affondare il coltello.
Allora: Donald Trump aveva un debole per Diana. E non c’è proprio nulla di strano. Spesso, prima ancora che il matrimonio con Carlo precipitasse, incontrando proprio Selina Scott, che sapeva vicina alla principessa, le chiedeva di come andassero le cose fra il signor Windsor e la signora Spencer. Una volta sciolto il vincolo, le attenzioni si fecero più concrete. «Quando il matrimonio saltò per aria, Trump bombardò Diana con enormi bouquets di fiori, ciascuno del valore di centinaia di sterline».
Galanteria, rose e orchidee. Solo che, rivela Selina Scott, quei graziosi e premurosi regali erano accompagnati da bigliettini. Il miliardario americano esprimeva «la sua grande considerazione per la principessa» ma con insistenza vagheggiava un futuro da condividere sotto lo stesso tetto. «Chiaramente Trump vedeva Diana come l’ultima moglie trofeo» da esibire.
Di questi bigliettini non c’è traccia. Però Selina Scott giura che Diana «cominciò ad avvertire la sensazione di essere perseguitata da Trump e me lo disse». «Come mi devo comportare?», le domandò durante una cena. E aggiunse: «Mi sta facendo accapponare la pelle». «Io le suggerii di gettare i bigliettini nella pattumiera». Le vendette si servono fredde. E la perfida Selina Scott non ha dimenticato. Che Trump sia stato anche lo stalker di Diana?