27 maggio 1861
Il cavouriano Quintino Sella attacca alla Camera Cavour sul libero scambio
Alla Camera, l’industriale della lana Quintino Sella polemizza apertamente con l’uomo che lo ha scoperto, a cui deve le sue fortune e a cui rimarrà a suo modo devoto per il resto dei suoi giorni. In occasione dell’approvazione della nuova tariffa doganale del Regno d’Italia, litiga direttamente con Cavour, al quale pure aveva appena votato la fiducia come presidente del Consiglio. Sella, pur dicendosi favorevole all’«assoluto libero scambio», si oppone all’idea di modificare le tariffe doganali «a rompicollo, di un tratto, a precipizio». E lo fa anche a costo di vedersi «dipinto come un codino protezionista», dice, nella consapevolezza che gli sarà rinfacciata la sua origine familiare. Come effettivamente fu (leggi qui l’articolo di Paolo Mieli)