30 aprile 1861
Cavour accusa la Camera di lentezza
Il neonato Parlamento Italiano non è celere ed efficace come il Parlamento Subalpino. Viziato dai lunghi discorsi dei deputati del Mezzogiorno, non ha ancora approvato una delle leggi necessarie all’unità italiana. Lo dice Cavour alla Camera dei Deputati, oggi, martedì: «Sono in grave ritardo le leggi unitarie di riforma dell’apparato amministrativo». Il Codice Albertino va aggiornato. Una bozza di riforma approvata nel 1860 dal Parlamento Subalpino è rimasta tale. Il codice sardo di procedura civile «nelle province annesse in cui fu introdotto non ebbe buona accoglienza. Anche il codice penale e quello di procedura civile non hanno soddisfatto». E’ il parere del giurista e deputato Carlo Mayr, che aggiunge: «Le popolazioni desiderano uscire dalla condizione ibrida in cui l’innesto di queste leggi le ha collocate». Il ministro della Giustizia Cassinis risponde che «sul finire di maggio o in principio di giugno» sarà in grado di presentare il codice civile. Lo incalza Cavour: «Siamo alla fine del mese, il Parlamento è stato aperto il 18 febbraio e non è ancora stata votata alcuna legge di importanza primaria. Se si continua nel sistema di sciupare il tempo ne scapiteranno Nazione e Parlamento. Come Ministro della Marina ho presentato una legge per unificare le tasse marittime a Genova, Napoli e Livorno. Ma la relazione della Commissione su quella legge non è ancora comparsa all’orizzonte» (Maurizio Lupo, La Stampa 30/4/1861).