L’Indipendente, 4 luglio 2004
Duecentomila copie a Milano, undici quotidiani a Firenze, il Roma a Napoli vende diecimila copie
Subito dopo l’unità d’Italia, a Milano circolano trentadue giornali tra periodici e quotidiani. Tra questi, i più importanti sono: la Gazzetta di Milano (che alla partenza degli austriaci dalla città toglie l’aquila bicipite dalla testata senza interrompe le pubblicazioni neppure per un giorno), La Lombardia (scelto dal governatore come foglio ufficiale), Il Pungolo, La Perseveranza. Nel capoluogo lombardo nel 1865 esce Il Sole, primo quotidiano economico, commerciale e finanziario. Nello stesso anno la tiratura globale dei quotidiani milanesi è intorno alle 200.000 copie. Meno vivace la scena giornalistica di Torino, che nel 1864 peggiora vistosamente con il trasferimento della capitale a Firenze. Nella città toscana si pubblicano undici fogli politici che si distinguono per la denuncia di intrighi affaristici: la loro tiratura però non supera le 25.000 copie (vanno meglio i fogli moderati). A Genova il quotidiano più diffuso è la Gazzetta di Genova (5.000 copie). A Napoli nel 1862 compare il Roma: la cronaca minuta di fatti della città e la pubblicazione a puntate dei romanzi napoletani di Francesco Mastriani assicurano il raggiungimento delle 10.000 copie. Nasce a Palermo nel 1860 il Giornale di Sicilia. A Roma l’unica novità di rilievo è la fondazione dell’Osservatore romano (1861).
da Paolo Murialdi, Storia del giornalismo in Italia, Il Mulino 2004