8 maggio 1861
Scambio di impiegati tra Nord e Sud
Torino, Milano e Genova dovranno offrire i loro migliori funzionari pubblici, che verranno trasferiti a Napoli e a Palermo per diffondere fra i dipendenti dei locali uffici il rigore di una nuova sana amministrazione». È quanto confidano oggi più fonti stampa. «Alti funzionari dell’Italia Superiore – spiegano – verranno inviati nell’Italia Meridionale, la quale a sua volta darebbe alle province settentrionali un egual numero di agenti superiori dell’amministrazione». L’ipotesi non viene accolta con entusiasmo né a Nord né a Sud. Ma i giornali sottolineano come sia «una grande opportunità di mescolare gli italiani, di unirli, di fare utilizzare loro la comune lingua, dal momento che è ancora diffusa l’abitudine di parlare piemontese nei regi uffici delle vecchie province, se non persino il francese. Mentre a Napoli c’è chi usa la parlata locale, quasi a sfottò delle nuove istituzioni che hanno sconfitto la reazione borbonica». Campagne di trasferimenti sono attese anche nelle forze armate. Da Genova «molte truppe si imbarcheranno alla volta della Sicilia, per confermare la loro fratellanza d’armi agli ex militari borbonici» (Maurizio Lupo, La Stampa 8/5/2011).