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 2015  agosto 13 Giovedì calendario

«Non basta salvare i migranti in mare per mettere a posto la coscienza nazionale. Noi facciamo ciò che il Vangelo ci impone di fare. Piuttosto è il governo che è del tutto assente». Così tuona il segretario generale della Cei Galantino, in un’intervista rilasciata a Famiglia Cristiana. Parole che hanno fatto insorgere il Pd e Fi. Ma in serata il settimanale ha rimosso l’articolo dal sito: «Le dichiarazioni a lui attribuite sono state riportate in modo esagerato nei toni all’interno di un colloquio confidenziale con il nostro giornalista. Sua Eccellenza è stato strumentalizzato»

«È il governo che è del tutto assente sul tema dell’immigrazione». Sono durissime le parole del segretario generale della Cei, Nunzio Galantino, in un’intervista apparsa ieri sul sito online di Famiglia Cristiana. Dopo gli attacchi dei giorni scorsi ai «piazzisti da quattro soldi pronti a tutto pur di raccattare voti», il portavoce dei vescovi punta il cannone verso Palazzo Chigi. E il giorno dopo il ripescaggio in mare di profughi aggrappati a barili, striglia il governo: «Non basta salvare i migranti in mare per mettere a posto la coscienza nazionale».
Un intervento che segna una escalation contro la politica senza precedenti, da parte del numero due della Cei, descritto dagli analisti vaticani in perfetta sintonia con papa Bergoglio. «Noi salviamo gli immigranti in mare, ma poi non abbiamo nessuna intenzione di accoglierli», redarguisce il vescovo. E torna ad accusare i «piazzisti di fanfaronate da osteria che rilanciate dai media rischiano di provocare conflitti». Galantino non si sottrae alle polemiche della Lega: «Smettiamo una volta per tutte con la richiesta al Papa di portare immigrati in Vaticano. È un mantra che non si può più ascoltare. Noi tiriamo fuori soldi di tasca nostra e nessuno ci guadagna. Facciamo ciò che il Vangelo ci impone di fare. Piuttosto è il governo che è del tutto assente».
E lì la denuncia: «Pratiche per la richiesta di asilo lunghissime, un calvario la richiesta di permesso di soggiorno. Se invece ci fosse almeno uno straccio di permesso di soggiorno provvisorio potrebbero lavorare».
Immediate le reazioni. In difesa del governo, da parte di esponenti del Pd. E contro Galantino dal centrodestra: «Quale furore ideologico anima monsignor Galantino. È sempre dalla parte opposta degli italiani?» chiede Daniela Santanchè (FI).
Poi, in serata, la brusca frenata di Famiglia Cristiana, avvenuta su pressione della Cei. Rimossa l’intervista dal sito, il settimanale ha diffuso un’autosmentita nella quale precisa, «dopo aver parlato con lo stesso monsignor Galantino», che le dichiarazioni a lui attribuite «sono state riportate in modo esagerato nei toni all’interno di un colloquio confidenziale con il nostro giornalista». Per inciso, una firma autorevole del settimanale. «Sua Eccellenza è stato strumentalizzato. L’intervista doveva vertere solo sul progetto della Chiesa per consentire a 1.400 ragazzi iracheni profughi di tornare sui banchi di scuola», aggiunge la nota. E chiosa: «Monsignor Galantino ribadisce che il suo unico e vero interesse è e resta quello di difendere l’operato del Papa, nella linea del Vangelo secondo le parole di Gesù: “Ero forestiero e mi avete accolto”».