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 2015  agosto 12 Mercoledì calendario

Un’altra strage di profughi • In Giappone, a quattro anni dal disastro di di Fukushima, riparte il nucleare • La Cina, per rilanciare l’export, svaluta lo yuan • Google diventa Alphabet • Ilaria Boemi è stata uccisa da «un’ecstasy cattiva» • Lorenzo Toma è morto per una malformazione al cuore • I coniugi uccisi con un fucile a canne mozze

 

Profughi 1 A poche miglia dalle coste libiche, dove il 5 agosto è affondato un barcone con seicento persone — duecento delle quali incastrate nella stiva, annegate e precipitate negli abissi —, ieri è naufragato un gommone con 100 migranti a bordo, per metà salvati dalla Marina italiana: il Mediterraneo ha inghiottito altre 50 vittime. Epicentro del nuovo disastro un punto X sulla rotta per Lampedusa ad appena 40 miglia dal porto di Al Zwara. A soccorrere il natante la nave Fenice, che in zona aveva appena concluso un intervento salvando altri 120 migranti.

Profughi 2 I tecnici della Marina hanno constatato che ormai da mesi i trafficanti di uomini impegnati sulle coste libiche utilizzano gommoni monocamera, con un fondo formato da un paio di assi di legno e nient’altro. Non ci sarebbe nessuna sicurezza nemmeno con 10 persone a bordo. Ma loro continuano a stiparne più di cento, con un motore di 40 cavalli spesso affidato ad uno dei migranti.

Giappone Per la prima volta dopo lo stop imposto all’indomani del disastro di Fukushima, nel 2011, il governo giapponese ha autorizzato l’accensione di un reattore della centrale di Sendai, nell’estremo Sud del Paese, a oltre mille chilometri da Tokyo. Venerdì, conclusa la fase iniziale, l’impianto sarà operativo e, entro la fine del mese, l’energia elettrica entrerà nel circuito commerciale — mentre a settembre è previsto il riavvio del secondo reattore. Per la verità, per un breve periodo anche la centrale di Ohi, nel Giappone centrale, aveva ripreso la produzione di energia, nel 2012. Ma il reattore era stato subito fermato in previsione di una revisione delle procedure di sicurezza che è stata da poco completata in senso molto restrittivo: solo le centrali che ne rispetteranno le regole potranno ripartire e, sui 54 reattori presenti nell’arcipelago, pochi oggi (si calcola non più di una trentina) ne avrebbero la possibilità. Le nuove disposizioni di sicurezza non hanno tuttavia calmato le preoccupazioni dell’opinione pubblica nipponica che, secondo i sondaggi, sarebbe per la maggior parte contraria all’energia nucleare, fonte che fino al 2011 assicurava il 30% del fabbisogno nazionale. Di fonte ai cancelli della centrale di Sendai, sin da lunedì si sono tenute manifestazioni contro la riapertura.

Cina Ieri mattina, a sorpresa, la Bank of China – la banca centrale cinese – ha svalutato la moneta locale, lo yuan, dell’1,9% nei confronti del dollaro Usa, e del 2,2% nei confronti dell’euro. La mossa si è trascinata dietro quasi tutte le valute della regione e ha affondato le Borse. I motivi dell’improvvisa decisone della Bank of China, che ha messo in atto la maggiore svalutazione degli ultimi vent’anni, sono almeno due: il più ovvio riguarda il rallentarsi dell’economia cinese, e i dati inquietanti delle esportazioni. Queste, infatti, sono calate dell’8,5%: molto di più dell’1,5% previsto dagli analisti. [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno]

Google Rivoluzione in casa Google. Mountain View annuncia una nuova struttura societaria che separa l’attività di ricerca sul web, YouTube e le altre società internet dalle divisioni di ricerca e investimento. La nuova struttura societaria prevede la nascita di Alphabet, la nuova holding. Larry Page sarà l’amministratore delegato, mentre l’altro cofondatore, Sergey Brin, sarà presidente. Sundar Pichai sarà promosso amministratore delegato di Google Inc. «La G sta per Google. Come io e Sergey abbiamo scritto 11 anni fa “Google non è una società convenzionale. E non vogliamo che lo diventi”. In questo ambito vi abbiamo detto di aspettarvi “piccole scommesse in aree che potrebbero sembrare speculative o addirittura strane se confrontate con le attività attuali”» afferma Page sul blog di Google, sottolineando che i due fondatori «hanno fatto cose che sembravano da pazzi allora. Molte di queste cose hanno ora più di un miliardo di utilizzatori, come Google Maps, YouTube, Chrome e Android. E non ci siamo fermati. Stiamo ancora tentando di fare cose che altri pensano siano da pazzi e delle quali noi siamo molto contenti». «La nostra società funziona bene oggi, ma riteniamo che possa essere migliore. Per questo creiamo una nuova società, chiamata Alphabet, che è una “collezione”, una “raccolta” di società, la maggiore delle quali è Google. Ma questa nuova Google è un po’ dimagrita, con le società che si occupano di altro rispetto ai prodotti Internet che saranno contenute in Alphabet», mette in evidenza Page, precisando che Alphabet Inc sostituirà Google Inc come società quotata e tutte le azioni Google saranno automaticamente convertite nello stesso numero di azioni Alphabet, con gli stessi diritti. Google diventerà una controllata di Alphabet.

Ecstasy Secondo i pm la studentessa diciassettenne Ilaria Boemi trovata morta su una spiaggia a Messina avrebbe usato «ecstasy cattiva». A dargliela è stata una diciottenne alta, bionda e bella di nome Giada. Lei si difende dicendo di avere fatto «solo un favore», di avere ricevuto «quei cosi, quei “cristallini”», le loro pasticche, una sorta di ecstasy, la porcheria ingurgitata da Ilaria, da un’altra giovane dark indicata come la spacciatrice, ancora senza nome.

Cuore Lorenzo Toma, lo studente di 19 anni morto all’alba di domenica nella discoteca Guendalina, tempio dello sballo nel Salento, aveva una malattia cardiaca congenita. L’autopsia ha svelato che soffriva di cardiomiopatia ipertrofica - le pareti del cuore ingrossate - che ha favorito un edema polmonare e il successivo arresto cardiaco. Quella di Lorenzo è una malattia che colpisce all’improvviso, una persona su 500. La stessa che colpisce quei calciatori apparentemente in buona salute e che invece, senza campanelli d’allarme, crollano sul campo. Soltanto l’esito dei test tossicologici escluderà l’uso di sostanze stupefacenti, ma intanto il medico legale ha sottolineato la presenza questa grave patologia congenita.

Delitto Giovanna Ferrari, 65 anni, e Francesco Seramondi, 67. Marito e moglie, noti a tutti, a Brescia, perché titolari della pizzeria e pasticceria «Da Frank», aperta fino all’alba in via Vallecamonica, desertica periferia a ovest della città. «Brave persone», «grandi lavoratori», «nessuno scheletro nell’armadio», avevano denunciato più volte i giri loschi di prostitute, trans e spacciatori che specie d’estate le luci del loro locale attiravano come le zanzare. L’altra mattina erano al lavoro quando arrivarono due a bordo di uno scooter, casco in testa e fucile a canne mozze in mano, che entrarono, chiusero la porta, e spararono a entrambi un paio di colpi nella gola. Secondo gli inquirenti il delitto potrebbe essere legato a un altro episodio: il primo luglio a prendersi le pallottole era stato un dipendente albanese dei coniugi, Arben Corri, 43 anni, da 18 pizzaiolo proprio nel locale dei Seramondi. Qualcuno gli ha sparato per strada, di notte e con una pistola, proprio vicino a “Da Frank”. Quattro spari da un’auto all’altra, dentro il finestrino, però Arben se l’è cavata. Alla polizia ha detto di non sapere nulla. Nella storia di imprenditori dei Seramondi c’è poi lo screzio con un vecchio socio, andatosene sbattendo la porta e con i soldi in tasca. Tra le 9.45 e le 9.50 di martedì 11 agosto nella pizzeria «Da Frank» in via Vallecamonica, zona ovest di Brescia.

(a cura di Roberta Mercuri)