Il Messaggero, 6 agosto 2015
La candida ignoranza in materia di tv della nuova consigliera Rai Rita Borioni: «Io non ho Sky, non ho la parabola... Ha un costo anche l’abbonamento a Sky... Il digitale terrestre? Io mi occupo di cultura... La complessità del mondo contemporaneo non ti permette di essere competente su tutto»
Consigliera Rita Borioni, lei che si autodefinisce «una tecnica» quale tecnica userà per battere la concorrenza di Sky?
«Sky?».
Sì, quella televisione che si chiama così.
«Io non ce l’ho Sky».
In che senso, scusi?
«Non ho la parabola».
Sta dicendo che si concorre meglio contro l’avversario, non conoscendolo?
«Ha anche un costo l’abbonamento a Sky».
Eccessivo?
«Non dico questo, ma in tempi di ristrettezze economiche per tutti....».
Insomma non vede Sky?
«Ogni tanto mi capita. Per esempio a casa di mio fratello. Comunque ora l’abbonamento lo farò».
E il digitale terrestre lo sa che cos’è?
«Io mi occupo di cultura».
E il digitale terrestre è non cultura?
«Tutt’altro. Volevo dire che la cultura da cui provengo io e le nuove tecnologie sono due cose vicine e che possono stare insieme».
Dunque lei da consigliera di amministrazione si impegnerà sul fronte della digitalizzazione della Rai?
«Lei mi sta facendo la domanda dalle mille pistole».
Cioè?
«Questo della digitalizzazione è un tema da saggio scientifico, non da domanda al telefono».
E fuori dal telefono?
«Si discuterà della cosa sul piano tecnico. Mi piacerebbe prima parlarne con gli altri consiglieri miei colleghi».
Di che altro parlerete?
«Di contenuti e di innovazione. Sono temi non piccoli da affrontare. Così come il tema del prodotto».
Ma lei l’ha mai vista la tivvù?
«Certo, la vedo come fanno tanti altri italiani».
Che cosa predilige?
«Vedo i talk show politici, i programmi di divulgazione scientifica, i film, i tiggì. E ascolto la radio».
Trasmissione preferita?
«Adoro alla radio il Ruggito del coniglio».
Lei sa cos’è Netflix, che sta per sbarcare in Italia?
«È una....».
Una...?
«Una sorta di I-Tunes. Una piattaforma su cui si potranno acquistare film. Ecco una I-Tunes televisiva. Una cosa interessante. Sono produttori di se stessi».
Che cosa deve produrre la nuova Rai?
«Molta divulgazione culturale».
E poi?
«Su altri temi, ho bisogno di studiare».
Si sente una dilettante?
«La complessità del mondo contemporaneo non ti permette di essere competente su tutto».