24 luglio 1920
Il Congresso della Terza Internazionale si sposta a Mosca
«L’assemblea ha approvato lo statuto dell’Internazionale, stabilendone l’obiettivo nella creazione di una repubblica internazionale dei soviet come passaggio verso la distruzione dello Stato. Sono stati inoltre votati i 21 punti, in cui sono stabilite le condizioni inderogabili di ammissione al Comintern per i singoli partiti. Elaborati da Lenin, essi raccoglievano il significato dei lavori congressuali ed erano finalizzati alla creazione in Occidente di partiti comunisti ispirati al modello russo, e quindi fondati su disciplina, centralizzazione, organizzazione ferrea, azione tra le masse, i contadini, i sindacati, l’esercito. Tra i passaggi che maggiormente avrebbero condizionato il dibattito all’interno dei partiti europei nei mesi successivi, l’articolo 7 prevedeva l’obbligo di rompere completamente con il riformismo e con gli opportunisti, alcuni dei quali (Turati, Kautsky, Hilferding, Hillquit, Longuet, MacDonald, Modigliani) erano esplicitamente citati nel testo. Altrettanto netto risultava il punto 17, secondo il quale per aderire all’Internazionale i partiti avrebbero dovuto cambiare il proprio nome in Partito comunista del proprio paese, con l’aggiunta della dicitura “sezione della III Internazionale”. Infine, l’articolo 21 prevedeva l’espulsione dal partito dei membri che non accettassero in toto le condizioni e le tesi dell’Internazionale (leggi qui i 21 punti). I delegati hanno dedicato ampio spazio anche all’esame delle prospettive nei singoli paesi, individuando nell’Italia e nella Germania quelli in cui più immediato sembra il raggiungimento dell’obiettivo rivoluzionario. È stato inoltre discusso il tema dell’azione parlamentare: secondo i delegati olandesi, quelli del Partito Comunista Operaio di Germania, Amadeo Bordiga, Sylvia Pankhurst e la maggioranza dei sindacalisti presenti, i comunisti avrebbero dovuto astenersi dal partecipare alle elezioni borghesi, ma sul punto prevalse la posizione di Lenin e Bucharin, secondo i quali andava utilizzato anche il ruolo di deputato come “agitatore del partito nel campo nemico”» (wikipedia). La sede dell’Internazionale è stata stabilita a Villa Berg, sull’Arbat. I delegati stranieri sono ospitati, adesso e per sempre, all’hotel Lux, «l’enorme albergo moscovita infestato dalle cimici in cui prosperava una specie di Montparnasse sovietica, in un assembramento promiscuo di nazionalità, condizioni sessuali e famigliari»