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 2015  luglio 24 Venerdì calendario

Roma, uno schifo di città. Sul Colosseo campeggia un cartello appiccicato con lo scotch che annuncia ai turisti la temporanea chiusura del monumento più per un’assemblea indetta da Flp Bac. E mentre l’Atac fa lo sciopero bianco da tre settimane, Car2go fa sapere che toglierà il suo carsharing dal Tufello, Cortina d’Ampezzo, Tuscolano, Primavalle e Roma 70. Dice di volerlo spostare ad Ostia per l’estate ma si sa che da quelle parti ci sono stati ripetuti atti di vandalismo. Anche il New York Times si chiede: «Il sindaco è onesto, ma lo è abbastanza per fermare il declino della città eterna?»

Cronache dalla surrealtà. Il Colosseo, monumento di fama quasi galattica, rimane chiuso ieri dalle 9 alle 12, per un’assemblea indetta da Flp Bac. «We apologize for the inconvenience», dice ai turisti un cartello appiccicato con lo scotch.
Si è saputo invece mercoledì (dal sito «Romafaschifo») che Car2go, società di auto in condivisione, non permetterà più di lasciare le vetture in alcune zone di Roma, o meglio: se il cliente parcheggiasse da quelle parti il costo del noleggio andrebbe avanti imperterrito. Quali zone? Tufello, Cortina d’Ampezzo, Tuscolano, Primavalle, Roma 70. Spiega da Stoccarda l’amministratore delegato Gianni Martino, che si vogliono togliere macchine da quartieri con poca domanda per collocarle a Ostia o a Tor Vergata, oltre il Raccordo anulare. È anche vero, tuttavia, che in quelle zone sono avvenuti ripetuti atti di vandalismo sulle auto. Le società di car sharing (a Roma opera anche Enjoy) sono caute e non confermano, però si parla anche di furti, di trasferimenti di mezzi verso officine di Napoli, di sostituzioni di pneumatici. Car2go ha 1 milione di clienti in 30 città del mondo. Esistono altrove danneggiamenti plurimi come quelli registrati a Roma? «No comment», la risposta.
Ieri il sindaco Marino ha corretto le agenzie che avevano tradotto un titolo del New York Times così: «Il sindaco è onesto, ma lo è abbastanza per fermare il declino della città eterna?». Secondo Marino, il titolo diceva: «Un sindaco virtuoso contro i vizi di Roma». In verità, titoli diversi su diverse edizioni. Marino è diventato un parafulmine per tutti i mali della capitale, ma non può avere ogni colpa. Ieri sugli scalcinati trasporti di Roma sono arrivate due notizie, una pessima e una buona. Pessima, che la sera prima su un vagone della metro B da Termini a Castro Pretorio si sono aperte le porte. Una signora ha provato ad azionare il freno di emergenza: non funzionava. Buona notizia, che lo sciopero di 24 ore dei trasporti romani indetto per lunedì dai sindacati Orsa e Ugl è stato revocato «per un atto di responsabilità». Questo alle 16.35. Ma alle 18.58 lo sciopero viene di nuovo confermato, «perché l’Atac non ha accolto la richiesta di referendum» su un accordo sindacale. Il prefetto Gabrielli precetta gli addetti.
Ieri sera alla stazione Tiburtina del metro B treno «occupato» per un’ora e mezza dai cittadini-utenti, mani addosso al macchinista. Anche qui si aprono le porte in galleria al buio, dopo la stazione Bologna. Il guidatore, per sicurezza, si ferma. I passeggeri raggiungono Tiburtina a piedi, poi mettono in atto la protesta. Lo stesso, mercoledì sera a Termini. Macchinista picchiato, fuga generale dei dipendenti Atac, tre donne svenute, arrivano gli addetti dell’ambulanza e nessuno può aprire i tornelli.
Sui trasporti romani si è abbattuto da tre settimane lo «sciopero bianco» dei macchinisti. Ritardi di bus e metro, vetture sovraffollate, e quindi sassaiole, malori. Un crescendo. Tutte motivazioni per non pagare il biglietto, dove già il 40 per cento evade e dove un controllore è stato appena preso a morsi da una signora, a largo Preneste, perché controllava. Sciopero bianco contro un aumento delle ore di lavoro, contro il badge di presenza. I dirigenti Atac stamane animeranno l’ennesima riunione per decidere «se portare i libri in tribunale». Il debito si aggira sul miliardo e mezzo di euro, sul deficit di quest’anno regna incertezza: 150 oppure 250 milioni? Ieri sulla Roma-Ostia anche 40 minuti di attesa. La promessa è che a fine agosto arriveranno vetture con l’aria condizionata. A fine agosto! Da due anni la Ratp, responsabile dei buoni trasporti di Parigi, si è fatta avanti per gestire quella tratta. Ma le relazioni con la Regione sono lente e faticose. Il senatore pd Esposito, commissario per il partito a Ostia, dice: «Servono almeno 200 milioni di investimenti, il settore pubblico non ce li ha: o li cerca sul mercato o continua a far viaggiare i passeggeri come bestie».