20 giugno 1930
Eliot cerca collaboratori per il suo Criterion
«Signore,
Ho letto con grande interesse il suo Shakespeare e lo spirito tedesco e vorrei chiederle di farci l’onore di collaborare al Criterion con un suo saggio, o con un brano di qualche lavoro inedito: 5.000 - 6.500 parole, il nostro compenso 2 sterline per 1.000 parole, è uguale per tutti i collaboratori. Non possiamo permetterci di pagare di più, The Criterion non ha una grande tiratura, ma i suoi lettori sono fra i più colti d’Inghilterra e d’America. Come argomento, forse Stefan George, benché in Inghilterra la sua opera sia poco nota, ancora meno dell’opera di Rilke, ma lei potrà suggerire altri temi. Non è solo nell’interesse del Criterion che oso chiederle di collaborare alla rivista, ma anche per il desiderio di divulgare il suo nome. Ho tanto ammirato il suo Shakespeare e saremmo lieti di pubblicarlo in inglese, anche se al momento potrebbe essere troppo costoso per una giovane casa editrice come la Faber & Faber» (lettera di Thomas Stearns Eliot a Friedrich Gundolf).