Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

Hailé Selassié, 38 anni, è proclamato imperatore d’Etiopia. «Nella sua capitale non c’erano fogne, ed erano iene e nibbi a incaricarsi della nettezza urbana, mentre il tifo esantematico regnava endemico, e i lebbrosi mendicavano. Non di meno il nuovo imperatore si compiacque di avere un campo per le corse dei cavalli e molti archi di trionfo, tra le luride capanne. C’era il telefono, ma non esisteva l’elenco. Ma i ras etiopi presenziarono rasserenati alla incoronazione, in una ventina. Hailé Selassié, per ognuno, aveva fatto forgiare dagli orafi di Regent Street, a Londra, delle corone d’oro. Gli era inconcepibile di sentirsi colpevole di una miseria, panica ed ovvia come le liturgie della sua chiesa...» (leggi qui l’articolo di Geminello Alvi).