15 aprile 1930
La Pravda e la notizia della morte di Majakovskij
«Il 15 aprile la Pravda ha in prima pagina lo sciopero delle industrie a Bradford, lo sciopero dei ferrovieri in India, editoriale sulla gestione delle imprese industriali. A pag. 2 si richiede attenzione per il funzionamento dei trasporti. A pag. 3 si lodano il mais e la soia (lode al compagno mais, lode alla compagna soia!). A pag. 4 faccende del Komsomol. Pag. 5: “E’ morto Vladimir Majakovskij”, e “il suicidio è stato causato da motivi di natura privata che nulla hanno a che vedere con l’attività pubblica e letteraria del poeta”». Il giornale pubblica anche il testamento: «“A tutti”. Una prosa sul ghiaccio sottile dello sberleffo. “Mamma, sorelle e compagni, perdonatemi – non è questo il modo (non lo consiglio ad altri) ma non ho vie d’uscita. Lilja, amami. Compagno governo, la mia famiglia è composta da Lilja Brik, mia madre, le mie sorelle, e Veronika Vitol’dovna Polonskaja. Se per loro organizzerai una vita tollerabile – grazie”. E poi, e ancora, e a sigillo: “Come si dice – l’incidente è chiuso, la barca dell’amore si è schiantata contro l’esistenza quotidiana. Io e la vita siamo pari e a nulla serve l’elenco dei reciproci dolori, disastri, offese. Buona permanenza al mondo. Vladimir Majakovskij. 12/4/30”» (Stefano Di Michele. Leggi qui l’articolo)