24 aprile 1930
Nozze Edda Mussolini - Galeazzo Ciano
Edda Mussolini e Galeazzo Ciano si sono sposati nella chiesa parrocchiale di San Giuseppe sulla Nomentana. È seguito ricevimento in Villa Torlonia con 512 invitati e 1.500 poliziotti. La sposa indossa un abito di chiffon imprimé, sul capo una ghirlanda di perle e fiori d’arancio. Lo sposo è in tight, i capelli lucidi di brillantina. Rachele veste "con un certo disagio" un abito della sartoria Montorsi di via Condotti. Mussolini, con il cilindro e i guanti bianchi "che gli ingigantiscono le mani, sembra il cattivo Gambadilegno". Tra i regali un rosario d’oro donato da Pio XI (diventato sui giornali, per un refuso, il "rosaio d’oro") e una perla orientale data alla sposa dal padre («Ho questo coso per te»). (Marco Innocenti, Le signore del fascismo, Mursia). Edda, non bella, soprannominata «la figlia della miseria». Quello con Galeazzo è un «matrimonio impossibile»: lui non beve, non gioca, non fuma, lei ama il tavolo verde e le sigarette; lui è «leggero e diplomatico», lei «impetuosa e ribelle» (Gaspare Di Sclafani, Libero 13/11/2001) (qui un articolo di Laura Laurenzi)