la Repubblica, 20 luglio 2015
Bill Cosby drogava le donne per il sesso. Proprio lui il papà dei Robinson che insegnava ai cinque figli come stare al mondo, l’eroe della classe media che veniva portato a esempio come il “negro di successo” nella vita reale era diverso. Non solo perché ha perso il figlio Ennis, freddato a Los Angeles da un proiettile che un immigrato ucraino gli ha conficcato in testa per rapinarlo ma perché era attratto morbosamente da donne giovani che conquistava con l’inganno di sonniferi e che poi metteva a tacere pagando fior di dollari: «Se c’era bisogno di farle rilassare lo facevo, a volte bastava un cognac, altre volte, ma erano gli anni Settanta, usavo anche il Quaalude». Un sedativo popolare nei droga party
È ricco, famoso e da mesi alle prese con scandali e schermaglie legali per molestie e abusi sessuali. Di Bill Cosby, attore, inventore e produttore della più fortunata serie televisiva d’America sul mondo degli afro-americani ( I Robinson, otto anni di irripetibili successi tra il 1984 e il 1992), il pubblico conosce ormai (quasi) tutto. Una vita vissuta fuori le righe, proprio lui che impersonava il padre Cliff ginecologo di fama che insegnava ai cinque figli come stare al mondo tra scherzi e sberleffi che era l’eroe della classe media nera e veniva portato a esempio come il “negro di successo”. E invece no, la vita reale era diversa e non solo per quel maledetto incidente che nel 1997 gli tolse per sempre il figlio (vero) Ennis, freddato a Los Angeles da un proiettile che un immigrato ucraino gli ha conficcato in testa per rapinarlo mentre cambiava una ruota all’auto. Il suo problema erano (e sono) le donne. Non perché non avesse successo con il “sesso debole” (attore di fama e ricco trovava quante donne voleva) ma perché dalle donne, da quelle giovani soprattutto, era attratto in modo morboso, malato e violento. Una personalità bacata messa sulla pubblica piazza dal novembre scorso, da quando circa una trentina di donne tra cui diverse minorenni – si sono fatte avanti (qualcuna forse un po’ colpevolmente in ritardo) accusando Cosby di stupro, violenze, molestie e minacce. Fatti accaduti in tempi lontani (fin dagli anni Sessanta) e in tempi recenti, decine di “prede sessuali” conquistate con l’inganno e con sonniferi o altri farmaci che le rendevano indifese. E che metteva poi a tacere pagando fior di dollari.
A 78 anni di età il Cliff de I Robinson nonostante tutto quello che è uscito negli ultimi mesi sul suo conto non è mai stato formalmente incriminato e ha continuato a negare (sia pure in modo sempre meno convincente) le accuse piovutegli addosso quando ormai non se lo aspettava più e che in ogni caso hanno compromesso definitivamente la sua immagine (e fatto scappare qualche sponsor che ancora lo aveva come testimonial). Il New York Times è entrato in possesso di una lunga deposizione resa dieci anni fa da Bill Cosby in un hotel di Filadelfia (sua città natale), quattro giorni di racconto davanti agli investigatori a causa di una denuncia presentata da una diciannovenne che accusava l’attore di averla drogata e molestata sessualmente. Deposizione che ( visto che la vicenda non finì mai in tribunale per un accordo, pecuniario, tra le parti) Cosby era riuscito a tenere segreta per un intero decennio e che adesso è finita in prima pagina sul più importante quotidiano d’America.
Andrea Constand, giovane impiegata (come basketball manager) alla Temple University, era stata “accalappiata” dall’attore-produttore che si era finto “mentore” interessato alla “sua situazione personale, alla sua educazione e alla maniera in cui era cresciuta ed era stata educata”. Peccato che una sera abbia deciso di darle una pasticca di antistaminico («per diminuire lo stress», si difende lui) e successivamente l’abbia costretta a un rapporto sessuale che l’attore considerava in qualche modo consenziente. Cosa che i legali della donna (primo avvocato Dolores M. Troiani) hanno subito contestato, visto che la loro assistita riteneva di essere stata drogata.
Quella brutta storia finì con un accordo extra-giudiziale – i particolari della somma versata da Cosby alla ragazza per farla tacere non sono stati mai rivelati – ma nel corso della deposizione resa pubblica dal New York Times, Cosby, messo alle strette, aveva tranquillamente riconosciuto di aver avuto nello stesso periodo rapporti sessuali con almeno cinque donne e «un interesse romantico» per altre due. Aveva però ripetutamente negato che questi rapporti fossero stati non consenzienti. Senza però riuscire a giustificare in modo coerente perché avesse bisogno di usare farmaci e sonniferi di vario genere al momento dell’approccio e perché poi tutte quante venissero ricompensate con un bel mucchietto di dollari per non rivelare quanto successo.
«Sono un ottimo “lettore” delle menti altrui – sostiene a un certo punto l’attore – e riesco a capire le emozioni che provano le donne su queste cose di sesso romantico. Se c’era bisogno di farle rilassare lo facevo, a volte bastava un cognac. Con Andrea ho usato un po’ di Benadryl (un antistaminico, ndr ) altre volte, ma erano gli anni Settanta, usavo anche il Quaalude». Ovvero un sedativo popolare nei droga party.