Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2015  luglio 15 Mercoledì calendario

Uno storico accordo con l’Iran sul nucleare pone fine all’embargo • Affari in vista per l’Italia • Le difficoltà del prestito ad Atene • Varoufakis contro tutti • La sonda spaziale New Horizons fotografa Plutone • Troppi orsi, il Trentino vuole riaprire la caccia • Lo stile di Manzoni e Rossini


Iran/1 A Vienna è stato raggiunto uno storico accordo tra le potenze mondiali e Teheran sul programma nucleare iraniano. I negoziati sono andati avanti per 18 giorni, ma infine è arrivato il compromesso, che impegna Teheran a smantellare buona parte delle sue infrastrutture atomiche, ponendo limiti per oltre 10 anni a ogni attività in questo campo, in cambio del progressivo abbattimento delle sanzioni, che hanno isolato dal mondo e messo in ginocchio l’economia persiana sin dal 2006. In base all’intesa, Teheran dovrà smantellare due terzi delle sue centrifughe per l’arricchimento dell’uranio. E dovrà ridurre quasi a zero quello a basso grado di arricchimento (non utilizzabile per scopi militari) attualmente in suo possesso, esportandone la maggior parte, probabilmente in Russia. Questi due limiti combinati, assicurano gli esperti, allungheranno a 1 anno il cosiddetto breakout time, il tempo necessario a dotarsi di materiale fissile sufficiente a costruire una sola bomba, attualmente stimato in tre mesi. Dopo dieci anni, le restrizioni cadrebbero progressivamente. Una delle obiezioni sollevate dai critici su questo punto è che dopo 8 anni l’accordo consente all’Iran di riprendere la ricerca sulle centrifughe di nuova generazione, accelerando quindi di molto la possibilità teorica di ridurre quasi a zero il breakout time. Dovranno passare 5 anni prima che Teheran possa tornare a esportare o importare sistemi d’arma e 8 per le componenti di missili balistici. L’Aiea potrà richiedere l’accesso a ogni tipo di installazione sospetta e, in caso di contestazione, sarà una commissione congiunta dei sette Paesi a decidere. Quanto alle attività del passato, Aiea presenterà entro dicembre un rapporto definitivo, con la promessa della piena cooperazione iraniana. Dura reazione di Netanyahu: «Un errore di proporzioni storiche». Ha aggiunto di non sentirsi per nulla «vincolato» nelle sue azioni per impedire un Iran nucleare.

Iran/2 Senato e Camera degli Stati Uniti, a maggioranza repubblicani, avranno 60 giorni per esaminare il testo dell’accordo con Teheran, potranno anche bocciarlo, ma a Obama basterà il sostegno di un terzo dei senatori e di un terzo dei deputati per ribaltare le decisioni contrarie e spianare la via all’attuazione del patto.

Iran/3 L’accordo con l’Iran avrà ripercussioni anche per l’Italia, che prima delle sanzioni varate nel 2006 e inasprite nel 2011 era uno dei più importanti partner economici e commerciali di Teheran. L’accordo con l’Iran rappresenta, per l’Italia, «la possibilità di riaffacciarsi su un mercato che conta oggi quasi 80 milioni di potenziali consumatori», ha detto il ministro Guidi. In generale, «il ritiro delle sanzioni potrebbe portare a un incremento dell’export italiano in Iran di quasi 3 miliardi di euro nei prossimi quattro anni»: è la stima della Sace, specializzata nei crediti alle esportazioni. L’Ice parla di un possibile aumento dell’export di «almeno 2 o 3 miliardi nei prossimi 3 anni», dopo il crollo arrivato con l’introduzione delle sanzioni e l’improvviso +32% del primo trimestre 2015 (Stringa, Cds). [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno]

Grecia/1 Il prestito alla Grecia non è cosa fatta. Schäuble insiste nel proporre l’uscita dall’euro della Grecia per cinque anni. Un rapporto del Fmi di Washington ha rilanciato i dubbi sulla sostenibilità del debito ellenico perché, anche con gli 82-86 miliardi in tre anni accordati dall’Eurosummit, l’esposizione di Atene dovrebbe essere in parte cancellata per non esplodere al 200% del Pil (dal previsto 174%). All’Ecofin il cancelliere dello Scacchiere britannico George Osborne è stato il primo, tra vari Paesi membri non aderenti all’euro, ad annunciare l’indisponibilità a contribuire tramite il fondo salva Stati Efsm. Il vicepresidente lettone della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, ha ammesso problemi «finanziari, politici e giuridici» per il reperimento dei 12 miliardi del prestito ponte ad Atene. Senza contare che anche il Parlamento greco si deve esprimere sull’accordo.

Grecia/2 Varoufakis ormai è incontenibile. Dice che quanto è avvenuto in questi giorni «è simile al golpe dei Colonnelli del 1967». Con una aggravante: «Allora le proprietà pubbliche non furono messe nel mirino, mentre oggi i poteri che sono dietro a questo colpo di Stato chiedono di sacrificare tutti i beni dello Stato sull’altare di un debito insostenibile». Schäuble «è dinamite pura sotto le fondamenta dell’Europa», «I colleghi ministri votavano a comando della Germania come in Unione Sovietica, con un “da”, sì, senza nemmeno sapere su cosa». Ha anche svelato il motivo delle sue dimissioni: voleva minacciare la Grexit con tre provvedimenti da attuare subito dopo la vittoria del referendum, ma Tsipras lo ha fermato.

Grecia/3 Tsipras: «Varoufakis ha fatto degli errori, ma i suoi errori sono i miei. È un abile economista, ma la politica è mediare. E trattenersi».

Plutone Dopo un viaggio di nove anni e mezzo nello spazio, alle 13.49 di ieri la sonda spaziale New Horizons della Nasa ha compiuto un passaggio ravvicinato a 12.500 chilometri da Plutone. Il passaggio è durato mezz’ora, durante la quale la sonda, che volava a più di 50.000 km/h, dovrebbe aver scattato centinaia di fotografie a ritmo serrato, approfittando di quei pochi, preziosissimi minuti. La sonda manderà un messaggio alla Terra. Ma quel messaggio impiegherà 4 ore, 25 minuti e 37 secondi per coprire la distanza di 4,77 miliardi di chilometri. Le foto, che hanno una risoluzione massima di 25 megapixel (sufficiente a distinguere oggetti delle dimensioni di un campo di calcio), impiegheranno più di un anno e mezzo per essere completamente scaricate sulla Terra. Per la prima volta, dopo 80 anni di dibattiti, è stato accertato il diametro di Plutone (2.370 km) e sono stati fotografati i canyon e i crateri della sua principale luna, Caronte. Horizons, che nel 2007 mandò foto da Giove, proseguirà verso la Fascia di Kuiper, zona del sistema solare ricca di oggetti celesti composti principalmente da sostanze volatili congelate come ammoniaca, metano e acqua. Il costo della missione, dal lancio al 2016, sonda compresa, è di 650 milioni di dollari (la portaerei italiana Cavour, senza aerei, è costata 1,5 miliardi di euro, e 300 milioni di dollari fu il costo di produzione del film Pirati dei caraibi: ai confini del mondo). La sonda trasporta parte delle ceneri dell’astronomo Clyde Tombaugh, che nel 1930 scoprì Plutone. Nel 2006 il pianeta è stato declassato a pianeta nano e poi a «plutoide» con la sigla 134340, ma in suo onore il congresso dell’Illinois, stato natale di Tombaugh, il 26 febbraio 2009 votò una legge che restituì a Plutone lo status di pianeta (Avoledo, Cds).

Orsi In Trentino vogliono riaprire la caccia agli orsi, che in 16 anni di campagna di ripopolamento sono diventati troppi e minacciano le persone. Il problema è costituito dalla sessantina di orsi che vivono intorno alle Dolomiti del Brenta: all’inizio si lamentavano solo i pastori e gli apicoltori per le razzie di pecore e per le arnie saccheggiate (in realtà tutti i danni vengono rimborsati dalla Provincia autonoma). Ma nell’estate scorsa un cercatore di funghi venne aggredito dall’orsa Daniza (che voleva proteggere i suoi cuccioli) e si inasprì il dibattito all’interno della comunità trentina. Daniza venne quindi uccisa (per errore) durante un tentativo di cattura e ora è iniziata un’altra estate bollente con due nuove aggressioni ai danni di due podisti che a fine maggio e a inizio giugno si allenavano nei boschi vicini a Trento. La Provincia di Trento ha chiesto la legalizzazione dello spray anti-orso (che è in vendita nei parchi americani). Incerta, invece, se consigliare di andare nel bosco con un campanellino (come in America): gli orsi bruni alpini potrebbero associare il suono a un gregge di pecore (Selva, Rep).

Bilancia Alessandro Manzoni, solito decidere come vestirsi dopo aver pesato gli abiti sulla bilancia (Mattioli, Sta).

Parrucchino Gioachino Rossini sceglieva quale parrucchino indossare in base alle condizioni climatiche e all’umore (ibidem).

(a cura di Daria Egidi)