il Fatto Quotidiano, 14 luglio 2015
La rivincita dei poeti non laureati. Il Premio Letterario “Audax”, con l’approvazione di Buckingham Palace, accetta solo chi non possiede titoli di studio accademici. «Mi hanno contattato ultranovantenni con la quinta elementare, e il padre di una bimba dodicenne, che voleva candidarsi». Chissà se tra loro si nasconde un Montale
Caro Mr Franz, la Regina mi ha chiesto di ringraziarla per la sua lettera (…), Sua Maestà è interessata a sapere di più sul suo lavoro e sul desiderio di organizzare un premio letterario dedicato agli scrittori che non siano in possesso di titoli accademici”, firmato: “Buckingham Palace”.
All’inizio non è stata accolta facilmente l’idea dell’editore Emanuele Franz, ma poi ce l’ha fatta, e con ottimi risultati. Il fondatore della casa Editrice Audax (Moggio Udinese) organizza il Premio Letterario “Audax” per opere poetiche inedite. E fin qui, niente di strano. Ciò che salta all’occhio riguarda il requisito fondamentale che i candidati dovranno avere: nessun titolo di studio accademico (Lauree, Master, Dottorati e affini). “Di solito, per partecipare a un concorso, serve autocertificare di avere una laurea. Nel nostro caso invece, si dovrà fare il contrario” commenta Franz. Che detto nei giorni in cui, a proposito di rivoluzione dei concorsi pubblici, si parla anche della valutazione degli atenei di provenienza, suona ancor più curioso.
Ma Franz è uno che tende a non seguire le correnti: la sua casa editrice è artigianale, e i libri vengono realizzati secondo le tecniche di rilegatura del passato.
La scadenza del bando del premio è il 31 luglio, termine ultimo per l’invio delle opere, che saranno valutate da una giuria specializzata.
Il presidente sarà il grecista Angelo Tonelli (vincitore Premio Montale 1998) affiancato da Pino Roveredo (scrittore, vincitore premio Campiello 2005) e Alessio Screm, scrittore e musicologo: “Era necessario un musicologo, essendo la poesia, prima di tutto, musica” ha commentato Franz, anch’esso tra i giudici.
Il premio, che oltre all’attenzione della Regina d’Inghilterra, ha ricevuto il patrocinio del Club Unesco Udine, sarà aggiudicato entro l’anno.
L’idea è quella di aiutare, incentivare, e promuovere talenti che non sono riusciti ad affrontare un percorso universitario per i più svariati motivi, “vuoi perché senza i mezzi, vuoi perché hanno compreso ormai in età avanzata il loro talento, vuoi perché per motivi e impedimenti non sono riusciti e quant’altro o perché si è scelto un percorso alternativo di formazione”. Il vincitore porterà a casa una pubblicazione.
La valutazione degli elaborati, poesie o opere uniche, terrà conto dei titoli “al contrario”: in situazioni di ex equo, per esempio, verrà considerato il titolo più basso.
“Mi hanno contattato ultranovantenni con la quinta elementare, e il padre di una bimba dodicenne, che voleva candidarsi”. Chissà se tra loro si nasconde un Montale.