Corriere della Sera, 14 luglio 2015
Quattro musiciste che fanno ridere con Mozart, Vivaldi, Mendelssohn o Beethoven. Si danno spintoni, impugnano violoncelli e violini come spade, fanno acrobazie. Sono le Salut Salon, un ensemble femminile votato a trasformare la classica in uno spettacolo divertente: «Nell’700 e nell’800 all’opera si andava per incontrarsi, corteggiare e divertirsi. Fin da bambine abbiamo pensato che suonare non dovesse annoiare, E così durante le prove si rideva sempre, ci si strizzava l’occhio, si facevano sberleffi»
Suonano Vivaldi, l’Estate, dandosi spintoni, occhiatacce, impugnando violoncello e violino come spade, pronte a tutto per scavalcarsi a vicenda in gara di bravura artistica e acrobatica. Suonano Beethoven, le impegnative Variazioni Diabelli intrecciando sul pianoforte non due ma otto mani. Quante sono quelle delle Salut Salon, ensamble al femminile votato a trasformare la classica in spettacolo, a far ridere con Mozart e Mendelssohn, con Schumann e Mussorgsky.
A osare tanto e vincere oltre ogni previsione quattro giovani donne di Amburgo, belle, brave e spiritose: Angelika Bachmann violino, Iris Siegfried violino e voce, Anne-Monika von Twardowski pianoforte, Sonia Lena Schmid violoncello.
Strumentiste di talento, uscite da fior di conservatori, tutte convinte che la classica non debba essere sinonimo di seriosità o peggio di noia. «Solo l’ultimo secolo l’ha trasformata in un rito sacrale, intimorente e respingente per molti – assicura Iris —. Nel Settecento e nell’Ottocento all’opera si andava per incontrarsi, amoreggiare, mangiare. Tutto con contorno di belle arie liriche. E così accadeva nei salotti, dove si faceva musica per l’ora di pranzo, la cosiddetta tafelmusik, o per la sera, la nachtmusik. Nel frattempo si conversava, si scherzava, si tentavano galanterie».
Musica come intrattenimento, eseguita con spensierata leggerezza rococò, un pizzico di clownerie e tanta gioia contagiosa. Sbarcato su YouTube, il loro video di Vivaldi ha scatenato un effetto virale, totalizzando sinora 19 milioni di visualizzazioni. E il fenomeno sta per invadere anche l’Italia.
Le Salut Salon annunciano un tour a inizio 2016. E intanto come assaggio lasciano il loro album «Live» appena uscito dalla Warner Classics. Che riunisce sotto il segno della grazia e dell’ironia Bernstein e Saint-Saens, Schumann e Brahms, il tango di Piazzolla e Psyco di Bernard Hermann.
E se i puristi storcono il naso, tantissimi si entusiasmano. «Fin da bambina ho pensato che la musica doveva divertire – prosegue Iris —. Angelika e io siamo amiche da quando avevamo 10 anni e suonavamo in un’orchestra giovanile. Durante le prove si rideva sempre, ci si strizzava l’occhio, si facevano sberleffi… Qualche anno dopo abbiamo scovato una sala dove l’ultimo venerdì del mese chi voleva arrivava e poteva suonare la musica che voleva e preferiva senza barriere di genere. Classica, pop, sperimentale, in piedi o seduti, seri o scherzosi. Quel Salon è diventato il nostro spazio di creatività. Unito al brano di Elgar, Salut d’amour, anche il titolo del nostro quartetto. Un auspicio per ridefinire la musica da camera».
Che da Amburgo ha preso le vie del mondo. «Abbiamo suonato ovunque. Anche davanti all’Opera di Sidney, con la custodia dei violini aperta per chiedere l’obolo a chi si fermava. Senza immaginare che un giorno ci avrebbero invitate lì dentro. E poi, sempre nello stesso spirito, sono nati i nostri progetti educativi. In Cile con i ragazzi disagiati, ad Amburgo con 8000 bambini coinvolti nell’orchestra Coolen Streicher. E ora in Kenya c’è Ghetto Classics per i piccoli di Nairobi».
Tra gli impegni futuri la rivisitazione a modo loro del Carnevale degli animali di Saint-Saens allargato ad altri rappresentanti dello zoo della classica, dai Pulcini di Mussorgsky al Calabrone di Rimsky-Korsakov allo Squalo di Piazzolla.
Un nuovo spettacolo che le Salut Salon presenteranno il prossimo aprile nel Theatre Croisette di Cannes, a due passi dal celebre Palais du cinema. Brano clou, L’acquario, che è pure la storica sigla del Festival del Cinema. Reinventato da loro promette d’essere un effetto davvero speciale.