Corriere della Sera, 14 luglio 2015
Luca e Andrea, i gemelli di sette mesi morti sull’autostrada al ritorno delle vacanze. Cristian Brambilla, 34 anni, carrozziere di Bellinzago Lombardo, stava tornando a casa con la moglie e i due figli, quando sull’A12 un’autocisterna lo ha centrato in pieno sorpasso. I piccoli non ce l’hanno fatta, la madre Elisa Chiricò è stata trasportata all’ospedale di Cisanello con un elicottero e adesso è vegliata dal marito che, anche se illeso, è ancora sotto choc
Non ha avuto neppure il tempo di capire che cosa stesse accadendo Cristian Brambilla, 34 anni, carrozziere di Bellinzago Lombardo, hinterland milanese.
Ha visto l’autocisterna a fianco che probabilmente stava superando alla guida di un suv Nissan Qashqai, un boato e si è ritrovato incastrato in un groviglio di lamiere. Accanto la moglie Elisa, 32 anni, immobile, il volto coperto dal sangue; schiacciati sui seggiolini posteriori per bambini i figli, Luca e Andrea, gemellini di sette mesi, agonizzanti. I piccoli sono morti pochi minuti dopo, mentre i medici del 118 e i vigili del fuoco tentavano l’impossibile per liberarli dall’auto e rianimarli.
Illeso il carrozziere che ancora sotto choc ha cercato di aiutare i soccorritori. Adesso la moglie è ricoverata in gravissime condizioni nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Cisanello di Pisa: la prognosi è riservata. «Saranno decisive le prossime 24 ore», hanno detto i medici.
La tragedia si è consumata nel pomeriggio di ieri sulla A12, l’autostrada Rosignano-Genova, nel tratto tra Migliarino Pisano e Viareggio. La famiglia stava rientrando da un periodo di vacanze trascorse tra Cecina e San Vincenzo, la zona delle spiagge della Maremma livornese, in compagnia di amici e parenti. Sarebbero dovuti arrivare a casa prima delle 18, «traffico permettendo», come aveva detto Brambilla a un gruppo di compagni di lavoro.
Alla guida dell’autocisterna, di proprietà del gruppo lombardo Eugenio Ferrari specializzato nel trasporto di sostanze chimiche, c’era un autista romeno. È stato denunciato a piede libero. La polizia lo ha sottoposto all’alcol test e a esami per stabilire la presenza di droghe nel sangue che però hanno dato esiti negativi. Le analisi continuano, così come gli accertamenti sulla dinamica ancora incompressibile.
Alcuni testimoni avrebbero raccontato di aver visto l’autocisterna spostarsi sulla sinistra senza accorgersi dell’auto che stava sopraggiungendo. Poi l’urto che ha schiacciato la Qashqai, un suv di medie dimensioni, come una fisarmonica al guard rail.
I primi soccorritori, alcuni automobilisti che hanno rischiato di finire contro l’autocisterna che bloccava la corsia di sorpasso, si sono trovati davanti a una scena atroce. L’auto era diventata una carcassa indistinta da dove spuntavano valige, rottami, vetri infranti. Sull’asfalto anche un peluche.
Quando si sono avvicinati al suv non sono riusciti neppure a vedere i corpi delle vittime. Pare sia stato il babbo a gridare che c’erano i piccoli ancora incastrati tra le lamiere.
I bambini sono stati estratti a fatica dall’abitacolo dai vigili del fuoco e i medici per più di mezz’ora, sull’asfalto dell’autostrada, completamente bloccata nelle due direzioni, sotto un sole a 38 gradi, hanno tentato di rianimare i gemellini.
«Troppo gravi le ferite, non potevamo fare di più», ha raccontato un volontario del 118 in lacrime. Oggi comunque verrà fatta l’autopsia. La madre Elisa Chiricò, originaria di Cecina, è stata trasportata all’ospedale di Cisanello con un elicottero e adesso è vegliata dal marito.
I due si erano sposati nel maggio dello scorso anno, poi a dicembre l’arrivo di Luca e Andrea. Sul profilo Facebook della coppia i progetti e i sogni di una giovane famiglia che era partita felice per trascorrere le prime vacanze al mare con i bambini.