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 2015  luglio 08 Mercoledì calendario

La Bce ha chiarito ieri agli istituti di credito greci e al governo di Atene che la generosità ha dei limiti dati dalle norme valide per le banche centrali europee. La Ela, il sistema di soccorso straordinario di Francoforte, «può costituire aiuto di Stato», esplicitamente vietato alla Bce, se non è del tutto garantita da un collaterale (titoli dello Stato nel caso greco) al quale «sia applicato un haircut in funzione della sua qualità e del suo valore di mercato». Significa che per avere liquidità d’emergenza, le banche devono dare in garanzia alla Bce titoli ai quali è applicato un taglio di valore sulla base del loro stato qualitativo (nel caso dei bond ellenici in default). Tutto qui

La Banca centrale europea ha chiarito ieri agli istituti di credito greci e al governo di Atene che la generosità ha dei limiti: non però dati dalla volontà o dalle scelte politiche ma dalle norme che garantiscono al sistema delle banche centrali europee di funzionare. Se non fossero rispettate, la Bce farebbe qualcosa di illegale e minerebbe le basi di stabilità dell’eurozona. Messaggio implicito ad Alexis Tsipras: almeno su questo terreno, nessuno può aspettarsi di essere più meritevole degli altri.
In un documento generale sui rischi finanziari pubblicato ieri, l’istituzione guidata da Mario Draghi dedica il Box 6 alla Emergency Liquidity Assistance (Ela), il sistema attraverso il quale la Bce ha erogato nei mesi scorsi 88,6 miliardi di liquidità di emergenza al sistema creditizio ellenico ma che al momento ha congelato a quel livello. Vi sostiene che «una Ela a condizioni eccessivamente generose» potrebbe «aumentare il rischio di moral hazard»: cioè permetterebbe «alle istituzioni finanziarie o alle autorità responsabili» di prendere rischi senza calcolarne le conseguenze, tanto dietro c’è la Bce che dà soldi. Inoltre, chiarisce che la Ela «può costituire aiuto di Stato», esplicitamente vietato alla Bce, se non è del tutto garantita da un collaterale (titoli dello Stato nel caso greco) al quale «sia applicato un haircut in funzione della sua qualità e del suo valore di mercato». Significa che per avere liquidità d’emergenza, le banche devono dare in garanzia alla Bce titoli ai quali è applicato un taglio di valore sulla base del loro stato qualitativo (nel caso dei bond ellenici in default). Le misure della Bce parzialmente restrittive alla fornitura di liquidità alle banche greche sono state ritenute dal governo greco immotivate e politicamente punitive. L’istituzione di Francoforte ha dato una risposta tecnica e giuridica.