Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

Beeston 16 settembre 1986 – Londra 7 luglio 2005. Terrorista islamico. Uno dei quattro kamikaze degli attacchi di Londra.
• Cresciuto a Holbeck, dopo la prematura morte dei genitori vive con le due sorelle Alia e Asiya e il fratello Imran. Quando le sorelle si sposano, lui resta nella casa di famiglia con il fratello, la cognata e le due nipotine.
• Hussain diventa sempre più devoto ad Allah al punto da far preoccupare il fratello. Nel 2003 va in pellegrinaggio alla Mecca ma non sembra essere un estremista. I suoi amici lo chiamano il «Gigante buono». Talmente buono che nessuno è riuscito a credere che si fosse trasformato in un kamikaze.
• Il 7 luglio 2005 sale sulla Nissan affittata dall’amico 22enne Shehzad Tanweer, con Moahammad Sidique Kahn e Germaine Lindsay, nel bagagliaio venti ordigni esplosivi. Arrivato alla stazione di Luton è sceso e con una bomba sulle spalle voleva prendere la Northern line Train ma l’ha trovata chiusa. Così si è diretto in superficie. Alle nove viene ripreso dalle telecamere della King’s Cross Station mentre compra delle pile da 9 volt per 4 pound e 49. Sulle spalle ha ancora lo zaino. Poco dopo risale la Euston Road e si ferma davanti al McDonald’s. Tenta più volte di chiamare i suoi complici ma nessuno gli risponde. Sono tutti morti. Nei video appare nervoso. Così sale sulla linea 30, su uno di quei tipici autobus londinesi, quelli rossi su due piani e si fa esplodere a Tavistock Square, dando la morte a 13 persone.
• Aveva 18 anni, era il più giovane tra i terroristi della strage di Londra.