Libero, 2 luglio 2015
Fincantieri, un caso di inquinamento burocratico. Il governo ha deciso di schierarsi contro la magistratura per arrivare rapidamente alla riapertura del cantiere di Monfalcone e consentire ai 4.500 addetti di riprendere il lavoro. A conferma c’è la notizia che il ministero della Difesa ha dato una commessa da 1,2 miliardi per la costruzione di naviglio leggero di ultima generazione.
Un caso di inquinamento burocratico: per questa ragione il governo ha deciso di schierarsi contro la magistratura per arrivare rapidamente alla riapertura del cantiere di Monfalcone e consentire ai 4.500 addetti (tra diretti e indotto) di riprendere il lavoro.
Il ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi ha convocato una riunione cui hanno partecipato i vertici di Fincantieri e il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani che, fra l’altro è anche vice segretario del Pd. Al termine è stato emesso un comunicato in cui si conferma l’immediata approvazione di un decreto «considerando che non è emerso nessun problema ambientale, solo questioni meramente amministrative». Il blocco, infatti, è stato disposto dal tribunale di Gorizia per quello che, sempre di più, appare come un cavillo giuridico: vale a dire il fatto che l’azienda non dispone dell’autorizzazione necessaria a smaltire i rifiuti prodotti dalle aziende dell’indotto. Non a caso nelle indagini, oltre all’ex direttore dell’impianto sono coinvolti, anche sei fornitori. Un problema burocratico che, probabilmente, poteva essere risolto in maniera più semplice che non bloccando tutto il cantiere. Non a caso il Gip e poi il Tribunale di Gorizia avevano assolto l’azienda prima che il ricorso della Procura venisse accolto dalla Cassazione.
Ora si cercherà il rimedio considerando soprattutto che le discariche non presentano alcun rischio di inquinamento in quanto ospitano materiale inerte: scarti di lavorazioni meccaniche, lamiere, tubi. A conferma che il governo è schierato totalmente al fianco del gruppo c’è la notizia che il ministero della Difesa ha dato una commessa da 1,2 miliardi per la costruzione di naviglio leggero di ultima generazione. Che qualcosa si stia muovendo lo dimostra il fatto che c’è una prima fessura nel blocco dell’impianto. Ieri, infatti, sono rientrati in fabbrica circa 150 impiegati degli uffici amministrativi la cui attività non è legata direttamente alla produzione cantieristica. Su 1500 dipendenti diretti di Fincantieri circa 900 sono operai specializzati, gli altri 600 sono colletti bianchi. Una parte di questi ultimi ha ripreso il lavoro. Dalla Procura lasciano trapelare, attraverso l’intervento alla Camera del ministro Andrea Orlando che sequestro dei capannoni di deposito rifiuti «non comporta il blocco delle attività di tutto il cantiere ma una diversa gestione dei rifiuti prodotti». Ora toccherà al giudice stabilire se togliere o meno il blocco. La necessità di decidere rapidamente è imposta anche dal carico delle commesse. Proprio ieri Fincantieri ha annunciato di aver vinto la gara per la costruzione della nave extra-lusso Silver Muse per il cliente Silversea. La consegna è prevista per aprile 2017. La nuova nave rappresenterà un’evoluzione della Silver Spirit e ridefinirà i canoni del viaggio oceanico ultralusso con 40.700 tonnellate di stazza lorda e la capacità di ospitare a bordo 596 passeggeri. La nuova unità porterà la flotta di Silversea a nove navi e alzerà gli standard nel settore ultra-lusso con numerose migliorie dell’esperienza a bordo, per incontrare le esigenze senza compromessi in termini di comfort, servizi e qualità dei viaggiatori più competenti al mondo. Per l’acquisto di questa nave Bnp Paribas, Nord/LB e Sace hanno finalizzato una linea di credito all’esportazione di 293,5 milioni di dollari a favore di Silversea. «Questo nuovo ordine contribuisce alla realizzazione dei nostri piani ambiziosi che ci permetteranno di continuare a mantenere una posizione dominante nel segmento delle crociere super-lusso», ha commentato Enzo Visone ad della società proprietaria della nave. Una conferma che ormai Fincantieri è considerata il miglior fabbricante esistente a livello internazionale. Sia i giganti del mare richiesti da Msc, sia i gioelli di Silversea. Ma il tempo stringe. La prossima nave che Monfalcone deve consegnare è la Carnival Vista entro aprile 2016. Ogni mese di ritardo comporta una penale di trenta milioni.