La Stampa, 1 luglio 2015
Il grattacielo che cambierà lo skyline di Parigi. Si chiamerà Triangle, 48 piani di vetro e cemento per 180 metri di altezza, sarà il primo costruito nella città storica. Il progetto è stato approvato dopo una battaglia politica durata 7 anni
«Abbiamo rotto un tabù». L’ha detto Anne Hidalgo, sindaco socialista di Parigi. Quel tabù delle altezze vertiginose, che dal lontano 1973, quando venne inaugurata la modernista e nerastra Tour Montparnasse, da sempre rigettata dalla stragrande maggioranza dei parigini, non si è più costruito in città un grattacielo degno di questo nome. Intanto, negli ultimi anni, da Barcellona a Londra, passando per Milano, ne nascevano in tutta Europa. Ebbene, anche la capitale francese avrà il suo. Si chiamerà Triangle, alto 180 metri, 48 piani di vetro e cemento.
Alla Porte de Versailles
Un grosso triangolo, appunto, frutto della fantasia degli architetti Jacques Herzog e Thierry de Meuron, già creatori della Tate Modern di Londra. La Tour Triangle (un investimento di oltre 500 milioni di euro, inaugurazione attesa all’inizio del 2020) si concretizzerà nel cuore del Parc des Expositions, alla Porte de Versailles, ai limiti Sud-Ovest della Parigi intra-muros : quella storica, delimitata dal périphérique, la tangenziale. Non è stato facile far passare questo progetto per la Hidalgo, strenua sponsor del grattacielo. Nel novembre 2014 il consiglio comunale lo aveva rigettato (dopo annosi dibattiti, che andavano avanti dal 2008). Ieri, invece, 87 consiglieri si sono espressi a favore contro 74 contrari. Il sindaco, comunque, ha messo le mani avanti, sottolineando che «non porterò avanti una politica simile al mio omologo di Londra, con più di 300 torri lungo il Tamigi». Triangle, in ogni caso, sarà solo il primo dei grattacieli di nuova generazione a Parigi: altri tre dovrebbero seguire. Mentre nei giorni scorsi anche due torri gemelle (Hermitage Plaza), 320 metri di altezza, disegnate da Norman Foster, hanno avuto il via libera definitivo: saranno costruite alla Défense, quartiere d’affari subito fuori dal périphérique, già un concentrato di grattacieli.
La «torre socialista»
Ritornando al Triangle, fortemente appoggiato dal Partito socialista e da quello comunista, si era ritrovato contro nel novembre scorso una strana ed eterogenea alleanza, con dentro i verdi (per i quali resta «un orrore terribilmente energivoro»), l’estrema sinistra ma anche il centro-destra, compreso i Repubblicani, l’ex Ump, guidato nel consiglio comunale da Nathalie Kosciusko-Morizet, ai tempi di Nicolas Sarkozy agguerrita ministro dell’Ecologia.
Ieri il progetto è passato perché alcuni consiglieri del fronte conservatore l’hanno appoggiato (ma non la Kosciusko-Morizet), dopo che negli ultimi mesi era stato rivisto, con alcune aggiunte. Oltre agli uffici, che rappresentano ancora il grosso della superficie, Triangle comprenderà anche un hotel di lusso, uno skybar con un’invidiabile vista sulla metropoli. E soprattutto un vasto spazio per il coworking, aperto ai giovani professionisti parigini.