Fior da fiore, 30 giugno 2015
Le Borse europee bruciano 287 miliardi in un giorno • Arresti in Tunisia per sospetti terroristi • Ucciso in Egitto il magistrato nemico dei Fratelli musulmani • Iniziato il recupero dei cadaveri delle centinaia di migranti morti ad aprile • La Grande Muraglia si sgretola • Vietato fotografare le opere di architettura contemporanea senza permesso • Contro gli errori clinici ci vuole lo stampatello
Borse La riapertura delle Borse europee è stata segnata dall’interruzione dei negoziati sulla crisi: Piazza Affari che ha segnato il risultato peggiore perdendo il 5,17% a 22.569 punti, mentre il rosso di Parigi si è fermato al 3,74%, quello di Francoforte al 3,56%. Cedimento limitato, pari all’1,97%, per Londra e flessione consistente, del 4,5%, per Madrid, mentre i ribassi hanno coinvolto anche le piazze asiatiche e Wall Street. Complessivamente le Borse europee ieri hanno bruciato 287 miliardi (80 miliardi solo Milano). Comunque l’euro, in controtendenza, si è rafforzato a 1,119 sul dollaro. Il differenziale tra i Btp decennali e i Bund tedeschi di uguale durata, schizzato in alto in apertura di contrattazioni e poi rapidamente disceso, ha chiuso di nuovo in rialzo a 159 punti base con i tassi dei Btp in salita a 2,38% e quelli dei Bund in calo a 0,79%. Pier Carlo Padoan ha precisato che l’esposizione diretta dell’Italia nei confronti della Grecia, «tra prestiti bilaterali e garanzie è pari a 35,9 miliardi».
Sousse In Tunisia sono state fermate sette persone sospettate di appartenere a una cellula terroristica legata a Seifeddine Rezgui, lo studente universitario diventato soldato del Califfo, che venerdì scorso ha ammazzato 38 persone a Sousse. I sette arresti sono avvenuti tra Sousse, Tunisi e Kasserine. Si è saputo, inoltre, che Seifeddine, studente di ingegneria informatica, lo scorso marzo ha trascorso tre mesi in un campo di addestramento dell’Isis, frequentava una moschea salafita che inneggia alla jihad ed era a capo di una cellula terroristica di 5 persone.
Magistrato Al Cairo è stato ucciso con un’autobomba, esplosa al suo passaggio mentre andava al lavoro, il magistrato egiziano Hisham Barakat. Da quando il generale presidente Abdel Fattah al Sissi aveva deposto Morsi, era stato incaricato di perseguire e stroncare gli islamisti, di portare in tribunale i Fratelli musulmani: l’opposizione lo accusava di forzare le accuse per le richieste di condanne a morte in massa. Nominato il 10 luglio del 2013, una settimana dopo la deposizione di Morsi da capo dello Stato, il suo primo atto era stato il blocco dei conti bancari e delle risorse finanziarie di 14 leader dei Fratelli musulmani. Da allora non si era più fermato nella sua lotta giudiziaria. Il presidente ha proclamato un giorno di lutto nazionale per «un esempio di patriottismo da seguire». Oggi è l’anniversario delle proteste contro Morsi che hanno portato alla sua caduta due anni fa, quello che la Fratellanza considera un colpo di Stato.
Migranti Circa un mese fa Renzi aveva promesso che avrebbe fatto riemergere il barcone su cui, il 18 aprile, morirono centinaia di migranti (erano 700 a bordo, si salvarono solo in 28). Aveva detto: «Voglio che tutto il mondo veda quello che è successo. È inaccettabile che qualcuno continui a dire: occhio non vede cuore non duole». Così da qualche giorno è in azione il robot Pegaso della Marina militare, che ha raccolto i primi tre cadaveri. La missione finora prevede il ripescaggio dei corpi intorno al barcone e sui ponti (per ogni cadavere occorrono quasi 2 ore di lavoro). Poi si penserà anche a come tirare su lo scafo.
Grande Muraglia Pericolo crolli sulla Grande Muraglia cinese: sono andati perduti già 1.961 chilometri. Secondo il ministero del Patrimonio culturale cinese la parte dissolta rappresenta quasi il 30 per cento del totale e altri 1.185 chilometri sono in condizioni di degrado tali da far temere che possano fare la stessa fine. «Ci sono ancora abitanti delle zone di campagna più isolate che strappano i mattoni dal vallo per costruire le loro case e ci sono intere sezioni abbattute per far spazio all’espansione urbana», ha spiegato Cheng Dalin, esperto governativo di patrimonio artistico. Poi c’è la mancanza di manutenzione costante, l’erosione, l’eccessivo sfruttamento turistico nelle parti più vicine alle grandi città. Ormai, solo l’8% del vallo esistente all’epoca dei Ming (1368-1644) è in buono stato (Santevecchi, Cds).
Panorami Il 9 luglio il Parlamento europeo voterà un testo di indirizzo sulla revisione del copyright, che contiene una sorpresa: per pubblicare foto o video di opere d’arte o d’architettura contemporanea collocate nello spazio pubblico sarà sempre necessario ottenere l’autorizzazione preventiva «degli autori o di chi agisce in nome loro». Il divieto vale solo per gli usi commerciali, ma qualsiasi pubblicazione lo è: una cartolina, una rivista, una guida turistica, una stampa d’autore, il catalogo di una mostra, il blog se ha un banner pubblicitario. Insomma per utilizzare una foto panoramica in qualsiasi spazio che abbia a che fare anche indirettamente con un ricavo economico, bisogna chiedere il permesso agli architetti o agli artisti le cui creazioni compaiano nell’inquadratura (Smargiassi, Rep).
Stampatello Nelle nuove linee guida della Regione Lazio per la gestione del rischio clinico in ospedale c’è scritto che le cartelle cliniche devono essere scritte in stampatello per evitare errori nelle prescrizioni. Un terzo dei circa 320mila errori sanitari che si verificano in Italia (4 ogni 100 ricoveri) sono colpa del medico mentre nella maggior parte dei casi, all’origine ci sono un’organizzazione inadeguata, strumenti obsoleti e grafie incomprensibili sulla cartella clinica che, al contrario, se compilata con caratteri chiari e leggibili eliminerebbe l’84% degli sbagli di prescrizione e a loro volta circa la metà di tutti gli errori sanitari (Cillis, Rep).
(a cura di Daria Egidi)