Fior da fiore, 29 giugno 2015
In Grecia chiudono banche e Borsa • Junker pubblica l’ultima proposta di compromesso fatta da Ue, Bce e Fmi al governo Tsipras • Il terrorista che si è fatto la foto con la testa mozzata del datore di lavoro • A Milano arriva anche lo scooter sharing • La Commissione europea vuole che anche l’Italia venda formaggi fatti senza latte fresco • La follia burocratica
Banche Per fermare il prelievo ai bancomat dei cittadini greci, Tsipras ha deciso di chiudere banche e Borsa per qualche giorno. Di fronte alla corsa a ritirare risparmi agli sportelli, la Grecia, per sostenere le proprie banche, aveva chiesto alla Bce di poter attingere altre risorse all’Ela, la liquidità europea d’emergenza che è, al momento, l’unica fonte di finanziamento rimasta ad Atene. Ieri mattina, però, la Bce ha stabilito che il tetto dell’Ela, in teoria di breve durata e solo per poche operazioni, resta fissato agli 89 miliardi di euro già stabiliti (e ormai quasi esauriti). Quindi, dopo la risposta della Bce, è arrivata la decisione della Grecia di tenere le banche chiuse. Tsipras ha detto che la colpa della situazione è della Banca centrale europea. In teoria, nei mesi scorsi la Bce avrebbe potuto dare un colpo mortale al sistema bancario ellenico, e quindi alle speranze di Atene di restare nell’euro, negandogli l’accesso a ogni forma di finanziamento. Non lo ha fatto, nonostante ci fossero pressioni in quella direzione. E nemmeno ieri è arrivata a quello, nonostante già domani ci siano due scadenze che potrebbero costringerla, dal punto di vista legale, a compiere il passo: la fine del programma di aiuti dei creditori alla Grecia, che non è stato rinnovato, e il probabile mancato pagamento di una rata da 1,5 miliardi al Fondo monetario internazionale da parte di Atene che potrebbe portare a un default. La Bce, comunque, potrebbe continuare a non chiudere la porta in attesa del risultato del referendum di domenica prossima, nel quale i greci sono chiamati a decidere se accettare il programma dei creditori oppure respingerlo dando inizio al processo che probabilmente finirebbe con l’uscita del Paese dall’Unione monetaria. Se invece dovessero esserci novità significative, potrebbe dare nuova liquidità al sistema bancario.
Assegni Le limitazioni sul movimento di capitali potrebbero essere ulteriori: secondo il “Financial Times” potrebbero presto essere bloccati gli incassi degli assegni così come potrebbero arrivare in questi giorni anche vincoli per bonifici all’estero. Una volta che riapriranno le banche potrebbero arrivare dei limiti ai prelievi fino a un massimo di 60 euro al giorno. Ma il tetto, secondo le prime indicazioni, si applicherà solo ai possessori di bancomat greci. Per i turisti, titolari quindi di carte di credito straniere, dovrebbero essere applicati gli stessi limiti previsti generalmente dalle loro banche in tutti gli altri Paesi.
Carburante La Hellenic Petroleum, una delle più grandi compagnie energetiche greche, si è sentita in dovere di diffondere una nota per sottolineare di avere abbastanza riserve di carburante per andare incontro alle richieste di mercato nei prossimi mesi.
Proposta Jean Claude Juncker ha deciso di pubblicare l’ultima proposta di compromesso fatta da Ue, Bce e Fmi al governo Tsipras. Nelle dieci pagine linkate dal presidente della Commissione, i creditori fissano punto per punto tutte le riforme necessarie per consentire all’ex Troika di sborsare i 15 miliardi di euro necessari per salvare il Paese del default e allungare di altri cinque mesi il piano di salvataggio. Nel documento si legge che Bruxelles ha accettato di abbassare dal 23% al 13% l’aliquota Iva. Poi c’è il taglio dei contributi straordinari alle pensioni minime, la cancellazione delle norme che consentono i pensionamenti prima di 67 anni, un pesante giro di vite fiscale, lo stop alle agevolazioni per le isole e nuovi tagli alla difesa e alla pubblica amministrazione.
Foto Yassin Salhi, l’uomo che ha decapitato in Francia il suo datore di lavoro e poi è andato nel deposito della “Air Products” per far saltare tutto, si è fatto una foto con la testa della sua vittima e l’ha inviata a un numero canadese che porta in Siria, a “Momo”, uno dei suoi migliori amici. “Momo” è Sébastien Younès, partito nel novembre 2014 per la Siria, conosciuto dai servizi segreti francesi e ritenuto combattente nei ranghi dello Stato islamico a Raqqa, uno dei 473 jihadisti francesi sul terreno. Questo fatto contrasta con la versione che Salhi sta cercando di sostenere da sabato, quando ha iniziato a parlare: sostiene che il movente della sua azione era personale e sarebbero stati i litigi con il datore di lavoro Hervé Cornara e le difficoltà con la moglie, che aveva minacciato il divorzio, a scatenare l’attacco a Saint-Quentin-Fallavier.
Scooter A Milano arriveranno presto anche gli scooter in condivisione. Si vanno ad aggiungere alle 4.500 biciclette (3.500 tradizionali, mille elettriche) del bike sharing, alla flotta di 1.344 vetture del car sharing, alle 150 auto elettriche in condivisione. Il Comune di Milano ha dato via libera, dopo un avviso pubblico, alla proposta di Enjoy, la società dell’Eni che gestisce il car sharing oltre che a Milano, a Firenze, a Roma e a Torino. Alla flotta di Fiat 500 che circolano per il capoluogo lombardo, si aggiungono ora 150 scooter Piaggio Mp3 a tre ruote. Il sistema è quello già sperimentato per le auto in condivisione. Si scarica l’app dedicata, si cerca lo scooter nelle vicinanze, lo si prenota, lo si sblocca con un pin, si indossa il casco, si parte e lo si parcheggia (Giannattasio, Cds).
Formaggi La Commissione europea ha ribadito all’Italia la richiesta di consentire la produzione di formaggi senza latte fresco. La legge nazionale del 1974 (la numero 138 dell’11 aprile) che vieta l’uso di latte in polvere, latte concentrato e latte ricostituito per produrre yogurt, caciotte, robiole e mozzarelle, secondo Bruxelles rappresenta infatti una restrizione alla «libera circolazione delle merci» (Petrini, Rep).
Esistenza Secondo le istruzioni dell’Inps, i pensionati residenti all’estero devono completare ogni anno l’autodichiarazione di esistenza in vita. Così formulata: «Il sottoscritto… nato… residente… consapevole delle sanzioni penali previste per il caso di dichiarazione non veritiera, così come stabilito dall’articolo 76 del decreto 445 del 2000, dichiara di essere tuttora vivente...» (Salvaggiulo, Sta).
Pagine Il 730 precompilato, propagandato come semplificazione, ha 100 pagine di istruzioni (ibidem).
(a cura di Daria Egidi)