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 2015  giugno 24 Mercoledì calendario

Caos immigrati: la corsa disperata per salire sui tir da Calais a Londra. Assaltati camion fermi nel molo francese per uno sciopero dei traghetti verso Dover

Per un giorno il canale della Manica è tornato a isolare quasi completamente la Gran Bretagna dall’Europa, illustrando il suo ruolo di ultima frontiera per l’immigrazione clandestina. Uno sciopero del personale dei ferry-boat da Calais a Dover ha interrotto il traffico via mare. Senza più la possibilità di effettuare la traversata in nave, lunghe code di camion a rimorchio si sono formate all’ingresso del tunnel sotto la Manica, da cui passano i treni per passeggeri e vetture. Degli ingorghi hanno approfittato le migliaia di immigrati che vivono in accampamenti di fortuna nella città francese e che da tempo tentano di entrare nel Regno Unito, considerato una terra di maggiori opportunità rispetto alla Francia.
Si sono così moltiplicate scene già viste in passato, con gli immigrati che aprono i portelli posteriori dei camion e vi saltano a bordo, per nascondersi durante il breve tragitto nel tunnel. Ma a quel punto sono intervenuti gli scioperanti, andando a bloccare l’Eurotunnel con picchetti, barricate e falò. Per gran parte della giornata, il traffico si è perciò fermato del tutto, quello marino e quello ferroviario.
Solo in serata i treni hanno ripreso a funzionare, a ritmo ridotto e con gravi ritardi. Le immagini della Bbc trasmesse da Calais hanno dato l’impressione di un giorno di battaglia: incendi, un fumo nero a coprire tutto, i camion che avanzavano a passo d’uomo in convogli, i migranti che li aspettavano al varco e la polizia che dava la caccia ai migranti.
E subito sono spuntate come già in passato le polemiche. Il sindaco di Calais, Philippe Mignonet, ha accusato il governo britannico di non fare abbastanza per sorvegliare l’Eurotunnel: «Il confine della Gran Bretagna di fatto passa da Calais e gli inglesi lo lasciano sguarnito, cosicché tocca a noi, con forze limitate, difenderlo».
Londra da parte sua ha risposto che sta lavorando in collaborazione con le autorità francesi per arginare la crisi nella città portuale francese. E i tabloid della destra xenofoba britannica presentano sui loro siti la situazione come una sconfitta per tutti, una frontiera colabrodo, mentre i gruppi per i diritti civili denunciano le condizioni disumane in cui vivono i migranti nella zona di Calais.
Dall’inizio dell’anno ci sarebbero stati ventimila tentativi di ingresso illegale in Gran Bretagna utilizzando i camion che attraversano lo stretto della Manica.