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 2015  giugno 21 Domenica calendario

Il Family day riempie la piazza • Pronta l’ultima proposta per Atene • Le case del Comune di Roma affittate a 7,7 euro al mese • È cominciata la sesta estinzione di massa • La donna che ha ucciso l’amante, a colpi di mattarello e sassi, con l’aiuto del marito

 

Family day Ieri a Roma il Family day promosso dal comitato «Difendiamo i nostri figli» ha chiamato a raccolta le famiglie tradizionali contro il ddl Cirinnà sulle unioni civili e omosessuali, contro l’idea di un genere unico nelle scuole, non più maschi e non più femmine. In piazza San Giovanni, tra seggioline, teli da spiaggia, magliette con scritto Dio c’è, striscioni «Giù le mani dai nostri figli» e «Dio maschio e femmine li creò», ci sono famiglie da 6/10 figli, papà, nonne, mamme che allattano e una frotta di bambini. In tutto, secondo gli organizzatori, un milione di persone («Una bufala, saranno 70 mila» contesta Franco Grillini di Gaynet Italia). Dal palco, accanto alla Madonna con Bambino, il co-promotore Alfredo Mantovano urla: «E noi le vogliamo le adozioni gay?». «Nooo!» risponde in coro la folla. «Spettacolo a piazza San Giovanni, stracolma di donne, uomini e bambini! In Parlamento faremo sentire la loro voce», scrive su Twitter il ministro dell’Interno Angelino Alfano, che però non ci va. Girano invece nella calca Roberto Formigoni, Rocco Buttiglione, Carlo Giovanardi. Il rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, ha inviato un messaggio di adesione. L’Imam della moschea di Centocelle dice al microfono che «il gender è pericoloso e cattivo per l’umanità». I vescovi non hanno dato appoggio diretto, più schierati il Pontificio Consiglio per la Famiglia e il Vicariato. Dal Milano Pride, 600 chilometri più in su, il sottosegretario Ivan Scalfarotto si indigna: «È inaccettabile una manifestazione contro le unioni civili».

Grecia Nell’Eurosummit straordinario dei 19 capi di Stato e di governo dell’Eurozona, in programma domani a Bruxelles, è attesa una proposta di accordo ultimativa tra la Grecia e i suoi creditori. La cancelliera tedesca Angela Merkel, il numero uno della Bce Mario Draghi e il presidente Usa Barack Obama premono per arrivare a un compromesso. Al premier ellenico di estrema sinistra Alexis Tsipras verrebbe dato tempo per accettare solo fino al summit dei 28 capi di Stato e di governo dell’Ue in programma giovedì e venerdì prossimi sempre a Bruxelles. Entro oggi sono attese da Atene chiare manifestazioni di disponibilità preliminare. In caso di permanente rigidità di Tsipras sulle proposte di Merkel, il vertice potrebbe essere perfino rinviato in extremis. Ma il ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis ha già avvalorato la possibilità di un compromesso se emergeranno «segnali significativi» dalla cancelliera tedesca. «Non andremo con le vecchie proposte — ha spiegato il sottosegretario greco Alekos Fabouraris —. Abbiamo fatto un lavoro per vedere dove possiamo convergere per ottenere una soluzione di beneficio per entrambi». Un accordo tra Atene e i creditori consentirebbe di sbloccare i 7,2 miliardi finali del secondo piano di prestiti alla Grecia, necessari per rimborsare circa 1,6 miliardi al Fmi di Washington in scadenza il 30 giugno prossimo e di evitare una insolvenza dalle conseguenze imprevedibili per Atene, l’eurozona e i mercati finanziari. Subito dopo a Bruxelles si inizierebbe a trattare il terzo piano di aiuti, stimato da varie fonti almeno 30-50 miliardi di euro e considerato indispensabile per pagare i debiti greci dall’autunno in poi.

7,7 euro Un cittadino romano di nome Gianpaolo Cuccari si è piazzato per settimane davanti al computer e ha battuto a tappeto il database di 24.525 appartamenti di proprietà del Comune di cui possiamo conoscere il canone incassato. E ha scoperto che 7.066 di queste case, cioè quasi un terzo, sono affittate a 7 euro e 75 centesimi al mese. Sul versante opposto, le abitazioni spesso di prestigio e collocate nei posti più esclusivi della Capitale che sono affittati dal Campidoglio a più di mille euro al mese sono in tutto 16: lo 0,06 per cento. E le case affittate a meno di 300 euro sono il 95,1%. A quel punto Cuccari ha preso carta e penna e ha denunciato il fatto alla Procura della Repubblica e alla Corte dei conti. Fra l’altro quei 24.525 appartamenti non sono nemmeno l’intero patrimonio capitolino. Per arrivare alla cifra ufficiale degli immobili comunali di edilizia residenziale contenuta nell’esposto di Cuccari, ovvero 42.455, occorre aggiungerne 17.930. Dei quali, scrive Cuccari ai giudici, nulla si sa. (Rizzo e Stella, Cds).

Estinzione di massa 1 Uno studio di cinque prestigiose università, quelle di Stanford, di Barkeley, di Princeton, della Florida e del Messico, dice che sulla Terra è cominciata la sesta estinzione di massa, e questa volta riguarderà anche una specie che nelle prime cinque non c’era: quella degli esseri umani. Nell’arco di sole tre generazioni le modifiche alla biodiversità saranno così significative da cominciare ad avere riflessi sulla nostra vita quotidiana. Nel breve periodo, l’estinzione minaccia il 41% degli anfibi e il 26 % dei mammiferi. Nel lungo, la Terra non sarà più un pianeta ospitale: solo negli ultimi 100 anni sono scomparse quasi 400 specie, un numero 20 volte superiore a quelle estinte nel 17° secolo. Le estinzioni avvengono oggi a un tasso 114 volte superiore alla media del passato. Paul Ehrlich dello Stanford Institute for the Environment: «Lo studio dimostra senza ombra di dubbio che siamo entrati nell’Evento della sesta distruzione di massa. In tutto il mondo ci sono esemplari di numerose specie che sono essenzialmente morti che camminano». Il professor Ceballos, dell’Universidad Autonoma de Mexico: «Se questo trend continerà la vita avrà bisogno di milioni di anni per riprendersi e la nostra specie nel frattempo sarà scomparsa».

Estinzione di massa 2 La ricerca, pubblicata su «Science Advanced», evidenzia come il tasso di estinzione sia drasticamente aumentato subito dopo la rivoluzione industriale di inizio 800 (da 60 specie estinte tra il 1700 e il 1800 a 144 nel secolo successivo) e abbia raggiunto le 396 specie nel secolo scorso. La colpa, secondo il rapporto, è quasi tutta dell’uomo: della sovrappopolazione, degli insediamenti urbani, dello sfruttamento del terreno per l’agricoltura, dell’emissione di Co2 nell’atmosfera e nelle acque, dell’introduzione di specie invasive e delle tossine immesse nell’ambiente che avvelenano e alterano gli ecosistemi. A causa del progressivo inquinamento, l’attività di impollinazione delle api potrebbe cessare nel giro di pochi decenni, dando inizio a una progressiva distruzione dell’intera catena alimentare.

Estinzione di massa 3 Di tutte le estinzioni di massa che si sono verificate sulla Terra (che ha 4,5 miliardi di anni), questa sarebbe la prima causata dai suoi stessi abitanti. Le altre hanno avuto tutte origini esterne, come la caduta di meteoriti, l’esplosione di una supernova nello spazio o variazioni nella temperatura ambientale.

Delitto Vito Lombardo, 47 anni. Originario di Caserta ma residente da vent’anni in provincia di Treviso, disoccupato, precedenti per reati contro il patrimonio, un anno fa aveva lasciato la moglie infermiera, da cui aveva avuto un figlio, perché si era invaghito di una Vania Lazzarato di anni 42 e l’aveva accolta a casa sua. Il Lombardo però ignorava che lei avesse anche un marito, Amedeo Bonan, 53 anni, che sarebbe diventato il terzo inquilino. La convivenza, tra l’altro, spesso si allargava perché la coppia aveva tre figli. E i litigi aumentavano: Vito non sopportava più la presenza di Amedeo e voleva che tutta la famiglia lasciasse la sua abitazione. L’altra sera, dopo l’ennesima discussione, i due coniugi con una scusa condussero il Lombardo a Fontane di Villorba, in una zona immersa nel verde, tra campi di pannocchie, vecchie case contadine e rare villette basse, e lì gli sfondarono il cranio a colpi di pietra e di mattarello, che la donna s’era portata appositamente da casa. Quindi gettarono il cadavere in un fosso tra due campi e se ne andarono via. Il corpo, trovato due giorni dopo nell’acqua da un operaio che falciava il fossato. Sera di martedì 16 giugno a Borgo Capriolo, a due chilometri da Treviso.

(a cura di Roberta Mercuri)