Fior da fiore, 14 giugno 2015
A Ventimiglia migranti bloccati dai poliziotti francesi • Gli italiani sarebbero i più razzisti d’Europa • In due anni centomila assegni d’invalidità in più • Manovre militari degli Stati Uniti ttorno ai confini della Russia: non accadeva dai tempi della Guerra fredda • Un terzo arrestato per l’aggressione al controllore della Trenord
Migranti Mentre la Commissione europea punta a far confermare integralmente la sua strategia sull’immigrazione dal summit europeo del 25 e 26 giugno, a Ventimiglia continua l’emergenza con decine di migranti bloccati alla frontiera dalla gendarmerie francese e un’altra trentina sgombrati dalle forze d’ordine italiane. La bozza della Ue enfatizza la politica dei rimpatri dei migranti che non hanno diritto all’asilo per cercare di convincere le capitali riottose ad approvare tutto il pacchetto. La strategia mira a velocizzare e dare nuovo vigore ai negoziati con le nazioni di origine per la riammissione dei migranti, anche condizionando gli aiuti allo sviluppo alla collaborazione riprendere i migranti. Che per essere invogliati a tornare, potranno godere di un’assistenza Ue a trovare un lavoro nei paesi di origine e garanzie che tornati in patria non saranno arrestati. Quanto alle quote di migranti che gli altri Paesi dovrebbero prendere, rimangono fermi sul no il fronte dell’Est e dei baltici, mentre la Polonia ha fatto sapere che alla fine probabilmente accetterà. Anche il no della Francia sembra rientrato. Forse Portogallo e Spagna potrebbero cambiare idea, se si modificheranno i criteri con i quali Bruxelles ha fissato le quote di distribuzione di migranti per ogni Paese. [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno]
Diffidenza Sondaggio dell’istituto americano Pew: gli zingari sono considerati con diffidenza dall’86% degli italiani (dal 30%, di inglesi, tedeschi e spagnoli, dal 48% dei polacchi, dal 60% dei francesi). Il 21% è diffidente verso gli ebrei (la percentuale più alta è in Polonia: 28%). Approccio sfavorevole all’Islam per il 61% degli italiani (seguita dalla Polonia: 56%). Dall’indagine Pew gli italiani emergono di gran lunga piú ostili alle minoranze dei cittadini degli altri cinque Paesi oggetto di indagine (Saraceno, Rep).
Invalidi Fra il 2013 e il 2014 in Italia le prestazioni sociali per invalidità, pensioni e altri assegni, sono salite di oltre centomila. Non ci sono stime ufficiali, ma dovrebbe trattarsi di un miliardo e mezzo di spesa pubblica in più. Secondo i dati dell’Istituto nazionale di previdenza sociale (Inps), nell’ultimo biennio il numero di pensioni di invalidità è cresciuto dell’8,4% in Calabria, del 5,7% nel Lazio, del 5% in Sicilia e Puglia, ma anche del 4,2% in Liguria, del 3,5% in Lombardia e Veneto e del 3,1% in Campania. Un certo controllo emerge in Umbria, ma già meno per esempio in Toscana ed Emilia Romagna, dove il numero delle pensioni di invalidità cresce rispettivamente dell’1,7% e del 2,2% durante il biennio. Negli ultimi undici anni la spesa per le invalidità civili ha accelerato da 11,8 a circa 18 miliardi di euro. E le prestazioni dell’Inps sono esplose di un milione di unità, da 1,8 a 2,8 milioni di assegni ogni mese. Il record spetta a Oristano dove, fra indennità e pensioni agli invalidi civili, se ne contano in un numero pari al 9% dei residenti. Segue Lecce con l’8%. Poi Cosenza (prestazioni pari al 7,4% dei residenti), Messina (7,68%) e Reggio Calabria (7,69%). A Roma risulta in vigore una prestazione di questo tipo ogni venti abitanti (Fubini, Cds).
Usa Entro la fine del mese gli Stati Uniti potrebbero trasferire soldati ed equipaggiamenti in una serie di Paesi, tra il Baltico e l’Europa dell’Est. Saranno creati depositi, sorvegliati da guardie private locali e non da soldati americani, simili a quelli che gli Stati Uniti hanno nel Golfo Persico. Sarà un mini arsenale sufficiente ad armare un contingente di una brigata, ossia fino a 5mila soldati. Lituania, Estonia, Lettonia ospiteranno ognuna mezzi e dotazione per 150 militari. Polonia, Romania, Bulgaria e (forse) Ungheria accoglieranno molto di più: materiale per 750 uomini. Tutte iniziative pensate all’epoca dell’invasione della Crimea ma che hanno poi subito un’accelerazione man mano che la tensione è salita. Gli Stati baltici, sentendo la pressione del Cremlino, hanno sollecitato più volte un impegno maggiore alleato al loro fianco. Per gli osservatori lo schieramento è un messaggio al Cremlino e ai Paesi amici (Olimpio, Cds).
Machete Dopo l’aggressione al controllore a colpi di machete (vedi Fior da fiore del 13 giugno 2015), è stato arrestato un altro ragazzo sudamericano: Ernesto Alexis Garcia Rojas, 20 anni, già arrestato nel 2013 per violenze, era finito in comunità perché ancora minorenne.
(a cura di Daria Egidi)