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 2015  giugno 12 Venerdì calendario

Max Biaggi torna a correre a 44 anni, con l’Aprilia in Superbike. Una notizia bella e brutta al tempo stesso. Insieme a Jackie Stewart era il solo nella storia dell’automobilismo e dei motori di livello ad essere stato capace di ritirarsi (e non tornare più) da campione del mondo

In fondo è una notizia bella e brutta al tempo stesso. «Decisione presa», Max Biaggi torna in Superbike. In gara. Nel mondiale. A Misano. Il 21 giugno. Come dire domani. Lo farà ovviamente con l’Aprilia e ovviamente a 44 anni perché tanti ne compirà cinque giorni dopo. È una notizia bella e brutta al tempo stesso. Bella perché Max non vedeva l’ora e «in fondo questa non è altro che la partita a calcetto per chi non ha mai smesso di amare il pallone» ci diceva poco tempo fa. Brutta perché il campione romano perde uno di quei record silenziosi che non finiscono sugli annali ma la gente che sa di corse memorizza in fretta e culla come cose preziose. Un record che Max condivideva con un altro grandissimo campione: Jackie Stewart. Due ruote in più e l’odore degli oli bruciati e delle F1 assassine di quarant’anni fa. Abbandonato da Max, il grande scozzese resta ora il solo nella storia dell’automobilismo e dei motori di livello ad essere stato capace di ritirarsi (e non tornare più) da campione del mondo.
Anche Max c’era riuscito quel 7 novembre del 2012, in Francia, iridato di Superbike per la seconda volta e «addio a tutti, tant’e grazie è stato bellissimo ma ora penserò ad altro». Valentino ha promesso che lo andrà a vedere. Sa già che prima o poi farà come Max. Ma prima deve vincere questo mondiale.