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 2015  giugno 11 Giovedì calendario

Calcio e cinema. Mediaset si rimette in gioco e apre la caccia agli abbonati Sky. Da settembre proporrà la Champions League, conquistata in esclusiva per i prossimi tre anni con un investimento che fiora i 700 milioni di euro e poi da spazio ai titoli Warner, Nbc Universal, Medusa e Taodue. Ovvero da film come American Sniper di Eastwood a serie come The big band theory di Chuck Lorre

A parola più usata è guerra, che oggi si combatte sul terreno della pay tv: Mediaset Premium apre la caccia agli abbonati Sky. Da settembre proporrà la Champions League, conquistata in esclusiva per i prossimi tre anni con un investimento che fiora i 700 milioni di euro; la tecnologia si semplifica con la Smart Cam, micro-device da inserire in qualsiasi televisore per accedere col wi-fi al pacchetto on demand e a tutta l’offerta Premium. «I prezzi saranno competitivi», assicura il vicepresidente dei Mediaset Pier Silvio Berlusconi «inferiori del 20-30% rispetto ai pacchetti Sky». Un investimento da 18 milioni di euro per il piano di lancio, dagli spot alle mega-affissioni. Anche nella grafica si passa dal blu ai colori sgargianti – arancio e rosa shocking che ricordano il logo di Sky.
«Con Sky» sottolinea Berlusconi, «c’è sempre stata concorrenza spietata, attacchiamo per arrivare entro l’anno a 2 milioni di abbonati contando anche sulla crescita del mercato». L’obiettivo è quel milione di clienti Sky tifosi di Juve, Lazio e Roma che dalla prossima stagione potranno seguire la Champions solo su Mediaset: fino a febbraio la Juventus sarà disponibile solo su Premium. Oltre al calcio spazio ai titoli Warner, Nbc Universal, Medusa e Taodue: si va da American sniper a Youth a serie come The big bang theory. Niente intrattenimento, «ce n’è già tanto e va benissimo sulle reti generaliste».
Berlusconi abbandona l’understatement. «Quando vai in guerra devi combattere». E ribadisce che sulla Champions non c’è trattativa con Murdoch: «Non abbiamo mai pensato a cedere i diritti. L’ultimo anno non ce l’hanno data e ci hanno costretto a cercare l’esclusiva». Mediaset non si sente minacciata dall’arrivo di Netflix («è solo un nuovo player sul mercato») e punta a una sua offerta pay sul satellite a febbraio, mentre a gennaio sarà pronto il nuovo decoder «che potrà ricevere digitale terrestre, banda larga e satellite», quindi addio parabola.
Un occhio al mercato e al governo Renzi («che deve darsi una mossa sulle riforme. Apprezzo la sua voglia di fare ma il tempo sta scadendo») Berlusconi jr. guarda al futuro ma difende la tv generalista «che sa parlare al Paese e creare l’evento, pensate alla finale di Champions Juve-Barça o ad Amici con Roberto Saviano che ho apprezzato molto: ha parlato anche al pubblico che magari non legge. Tanto di cappello a Maria che lo ha coinvolto». Ma è vero che non le darete la liberatoria per farle condurre il Festival di Sanremo? «Sanremo è Sanremo» risponde sorridendo «e De Filippi fa quello che vuole. E poi la storia è piena di nostri personaggi che hanno fatto il festival: a noi non fa male, anzi».