Il Messaggero, 9 giugno 2015
Horst Brandstaetter, padre dei Playmobil e inventore dell’hula-hoop. A differenza di tanti suoi colleghi, non ha mai trasferito la produzione in Asia: l’impianto principale è in Baviera
Le sue invenzioni popolano le stanze dei giochi dei bambini di mezzo mondo, le Playmobil: a 81 anni il padre delle figurine colorate di plastica, Horst Brandstaetter, se n’è andato. Il geniale inventore bavarese, proprietario unico dell’industria Geobra Brandstaetter con sede a Zirndorf, vicino Norimberga, è deceduto al termine di una breve, brutta malattia mercoledì scorso ma la notizia è stata resa nota solo ieri. Prima delle Playmobil aveva lanciato, negli anni ’50, un altro gioco che divenne subito di moda anche se non ebbe la stessa diffusione globale: l’hula-hoop.
Era nato il 27 giugno 1933 a Zirndorf, nel cuore della Franconia, e a sette anni perse il padre. «Non ho avuto un’infanzia facile», aveva detto una volta. A 21 anni entrò nell’azienda di famiglia. Poco alla volta i parenti uscirono e lui rimase solo e decise di passare dalla produzione di giocattoli in metallo alla plastica.
Nel 1958 sfornò l’hula-hoop, il cerchio di plastica che veniva fatto ruotare attorno alla vita con movimenti circolatori dei fianchi. Divenne un oggetto culto in Europa. Ma è con la crisi del petrolio all’inizo degli anni ‘70, che Brandstaetter sfonda a livello planetario. La plastica era cara e l’idea che rivoluzionò le abitudini familiari e l’industria del gioco fu quella di creare piccole figure con parti separabili e acquistabili in tempi successivi. Nasceva, nel 1974, il mondo in miniatura delle Playmobil. Figurine di 7,5 centimetri, di fattezze spigolose ma simpatiche cui nel tempo è stato affiancato da un multiforme universo di compagni: dalle navi di pirati, alle ville Jugendstil, alla centrale dei servizi segreti. Oggi una stanza dei giochi senza Playmobil è inconcepibile: 2,8 miliardi le figurine fabbricate finora. Il grande successo ha fatto schizzare il fatturato nel 2014 a 595 milioni di euro. A differenza di tanti suoi colleghi, Brandstaetter non ha mai trasferito la produzione in Asia: l’impianto principale è in Baviera, con altri stabilimenti a Malta, Repubblica Ceca e Spagna. Per assicurare il futuro dell’azienda, che conta 4.170 dipendenti, Brandstaetter ha creato una fondazione che adesso ne assumerà la proprietà. Con l’avanzare dell’età, Brandstaetter ha inventato un altro prodotto che a partire dal 2000 si e’ imposto nel mondo: i vasi per piante Lechuza.