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 2015  giugno 09 Martedì calendario

Elogio del gioco delle bocce, antico quanto l’uomo. Sabato e domenica a Savigliano si svolgerà la Coppa Europa di Club 2015. Nella speranza che diventi una disciplina olimpica

Bocciata, raffa, punto, gioco all’italiana o pétanque alla francese: il gioco delle bocce è vecchio quanto l’uomo. Non è un’esagerazione, la più antica documentazione di sfere rotolanti in pietra risale ai tempi dell’Arca di Noè, 7000 a. C., nella città neolitica turca di Catal Huyuk. Anche i Greci e Romani giocavano a bocce: a Pompei, nell’area archeologica poi denominata «bocciodromo», è stato rinvenuto un boccino assieme a un «moderno» set di 8 bocce. E Shakespeare inserisce il gioco nel Riccardo II. Ma bisogna aspettare il 1° maggio 1873 per la fondazione a Torino della prima società in Italia dal nome curioso «Cricca Bocciofila». I tempi cambiano ma le bocce continuano a rotolare: sabato e domenica a Savigliano presso la società Vita Nova, si svolgerà la Coppa Europa di Club 2015. Le quattro società finaliste sono: Brb Ivrea (Ita); La Perosina-Boulenciel (Ita); Cro Lyon (Fra); Bk Hrast (Slo). Favorita d’obbligo Brb Ivrea con nel palmarès 5 Campionati Italiani Società e 5 Coppe Europa, ma «le bocce sono rotonde» dicevano già i nostri nonni.
I giovani
Il totale dei tesserati della Federazione Italiana Bocce (Fib) è di 97.906, di cui più di 60mila atleti e più di duemila società: ci sono anche i giovani, 17.000 con 4.000 Under 18. Inoltre l’anno scorso è partito il progetto Fib Scuola, finora hanno già aderito 200 scuole con 13.000 bambini. Lo sport delle bocce non ha mai sedotto più di tanto i giovani, attratti da discipline più visibili in tv: le classiche partite (Individuale, Coppie, Terne, Quadrette) infatti sono troppo lunghe per le riprese. Per correre ai ripari a fine Anni 80 la Federation International de Boule ha inventato i Giochi alternativi. Tiro Progressivo (Navetta); Staffetta (Tiro veloce a Coppie); Tiro di Precisione, Combinato (Singolo e Coppie) dove occorrono notevoli doti atletiche nella corsa di 5 minuti abbinata alla precisione.
Il territorio
Il Piemonte è l’unica regione dove vengono praticate tutte e tre le specialità, compresa la Pétanque, sport nazionale in Francia «a piedi uniti», all’inizio del 1900 da Jules Le Noir, giocatore famoso e sfortunato nel Volo costretto sulla sedia a rotelle. Al timone delle bocce italiane, dal 28 febbraio 1993, è l’avvocato Romolo Rizzoli, romano, che ha promosso due progetti ludico ricreativi con l’intento di coinvolgere sempre più persone. Il primo è «Bocciamoci... con passione» distribuendo sul territorio nazionale migliaia di set in piccole bocce della Pétanque. Il secondo è incentrato sulla diffusione delle Bocce Beach per invogliare a giocare sulla sabbia.
Le Olimpiadi
Gli appassionati aspettano da anni la risposta positiva per le Olimpiadi. Curling sì e bocce no. Pietra sì e metallo no. Perché? «Il desiderio di vedere le bocce alle Olimpiadi è enorme – dice Rizzoli – in tutti i componenti del movimento boccistico mondiale. Lo sport è stato riconosciuto dal Cio (Comitato Internazionale Olimpico) nel 1986. Aspettiamo le novità».