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 2015  giugno 08 Lunedì calendario

Il festoso benvenuto di Angela Merkel per il G7 tra i monti: birra e salsicce per Obama, “Azzurro” di Celentano per Renzi. E, a sorpresa, la Cancelliera parla dello scandalo spionaggio che riguarda la Nsa: «Anche se ci sono divergenza, di tanto in tanto, gli Usa rimangono i nostri primi amici»

Una banda in costume tipico bavarese ha accolto ieri mattina Matteo Renzi all’aeroporto di Monaco, per fortuna intonando il capolavoro di Paolo Conte “Azzurro” e non i caratteristici Jodel. Il primo ministro del ricco Land della Germania meridionale, Horst Seehofer, gli ha poi fatto firmare il libro d’onore. Ma mentre i leader del G7 raggiungevano il vertice super assediato – sono circa ventimila i poliziotti schierati per proteggere il summit da incidenti – Barack Obama non è riuscito a scampare a un paio di rituali tipici della regione più ricca e conservatrice del Paese di Angela Merkel – fino a pochi anni fa i cristianosociali, l’ala destra dei cristianodemocratici tedeschi, potevano contare qui su una solida maggioranza assoluta dei voti.
Villaggio alpino
Prima dell’avvio del vertice dei Sette grandi, il presidente americano è stato invitato dalla cancelliera Angela Merkel a Kruen, caratteristico villaggio alpino a qualche chilometro dal castello di Elmau, dove è stato salutato da un concerto di corni e il buongiorno tipico del sud della Germania: «Gruess Gott» (al posto del più diffuso «Guten Tag»).
Dopo il mini concerto dei quattro musicisti in calzoni di pelle, Obama ci ha tenuto a precisare due cose: «è stata, senza dubbio, la migliore performance di corni alpini che io abbia mai sentito» (possiamo immaginare la casistica). Soprattutto, si è scusato per «essermi scordato i lederhosen, i calzoni di pelle, ma spero di trovarli qui da qualche parte».
E il primo piccolo colpo di scena, in una giornata che ne ha regalati un po’, è arrivato mentre Obama si sottoponeva al drammatico rito della birra mattutina con “weisswurst”, salsiccia di maiale. Dopo mesi di enormi pressioni dell’opinione pubblica tedesca, Angela Merkel ha smentito se stessa e ha accennato allo scandalo Nsa.
Lo scandalo Nsa
«Anche se ci sono divergenze di opinioni, di tanto in tanto, gli Stati Uniti sono i nostri amici e i partner essenziali con cui cooperare a stretto contatto, perché è nostro reciproco interesse».
Da mesi, il Bundestag sta chiedendo al governo tedesco di fornire i dettagli sugli obiettivi spiati dai servizi americani a un centinaio di chilometri da Elmau, nella base di Bad Aibling. Insieme ai servizi tedeschi del Bnd, gli americani hanno spiato per anni, dopo l’attentato alle Torri gemelle, obiettivi non proprio assimilabili al pericolo terroristico come politici francesi e comunitari, persino aziende strategiche come Airbus. Nonostante sia emerso già da anni che persino il cellulare di Angela Merkel è stato sotto controllo, la reazione della cancelliera è sempre stata piuttosto flebile. Un atteggiamento che ha contribuito, negli ultimi mesi, a incrinare la sua popolarità, da anni alle stelle.