Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2015  giugno 05 Venerdì calendario

Ultime sul caso De Luca. Il governo sta cercando una soluzione per uscire dall’impasse della Legge Severino. La sospensione va decretata a Consiglio già insediato. Intanto il neo governatore si è giù messo al lavoro, ha incontrato i sindaci della Terra dei Fuochi per cominciare a pensare a come eliminare le ecoballe e bonificare il territorio

Il governo non ha ancora una soluzione al caso De Luca. L’unica cosa certa nelle stanze di Palazzo Chigi e del ministero dell’Interno è che il nuovo presidente della Campania dovrà essere sospeso in applicazione della legge Severino. Ma il governatore avrà il tempo di insediarsi con la sua giunta e delegare il governo regionale al suo vicepresidente per evitare un vuoto politico, legislativo e amministrativo? Si vuole scongiurare l’ipotesi catastrofica del ritorno al voto. Renzi vuole assolutamente evitarlo e gli uffici legislativi di Palazzo Chigi e quelli del Viminale stanno studiando la mossa giusta. Che ancora non c’è. Va calibrata in tutti i suoi risvolti: la soluzione non dovrebbe dare adito a polemiche politiche (ma questo è impossibile), ma soprattutto deve essere inattaccabile dal punto di vista giuridico contro inevitabili ricorsi. Chi ha già tutto chiaro è invece De Luca che non si aspetta dal governo pugnalate. Anche se il ministro Alfano ha detto che la legge verrà applicata «dal primo all’ultimo rigo, la prassi non verrà cambiata». 
La strategia di De Luca
Ce la spiega Fulvio Bonavitacola, deputato del Pd e braccio destra di De Luca. È colui che viene indicato come il futuro vicepresidente che sostituirà De Luca quando quest’ultimo verrà sospeso. «Intanto – spiega Bonavitacola, che è anche avvocato amministrativista – De Luca non dovrebbe essere sospeso. La Severino è composta da una legge delega e da un decreto legislativo. Monti volle inserire il reato di abuso di ufficio nel decreto subito prima delle elezione: fu una sua trovata elettorale per lanciare la sua candidatura a premier. Ma nella legge delega l’abuso d’ufficio non era previsto, quindi siamo di fronte a un eccesso di delega che rende il decreto incostituzionale. Io nell’ottobre del 2014 ho presentato una proposta di legge per eliminare questo vulnus». Ma intanto arriverà la sospensione, gli facciamo notare. «Vedremo. Comunque la Severino dice chiaramente, all’articolo 8, che la sospensione deve essere notificata al Consiglio regionale. Ciò significa che la sospensione ha effetto soltanto quando il Consiglio, già insediato, ne prende atto. Ma non è finita. Lo Statuto e il regolamento della Regione, che è organo costituzionale e legislativo, precisano che non piò essere adottato alcun atto se prima non si vara la giunta». C’è quindi il tempo di affidare il governo regionale al vicepresidente. A quel punto De Luca farà ricorso al giudice ordinario con questa tesi: la Severino è stata modellata sull’ipotesi di sentenza di condanna del titolare di una funzione pubblica in carica. «De Luca invece lo era al momento della sentenza di condanna», ricorda Bonavitacola. 
De Luca già al lavoro
Ieri ha incontrato i sindaci della Terra dei Fuochi per cominciare a pensare a come eliminare le ecoballe e bonificare il territorio. «È il mio primo impegno a tutela della salute, dell’ambiente, per la ripresa dell’agricoltura e del turismo».